Genova. Dallo sconforto alla speranza. Decine di messaggi e di chiamate dai clienti li hanno convinti a ripensarci. Claudia Chimenti e Daniele Nigido, titolari della pizzeria ‘Fior di Margherita’ di Bolzaneto e genitori del piccolo Zeno in gara quest’anno per lo Zecchino d’Oro, hanno aperto una raccolta fondi per riaprire il locale dopo aver subito a novembre la quarta alluvione in pochi mesi, quella che li ha costretti a chiudere l’attività perché non ci sono più né l’arredamento né le attrezzature.
“Abbiamo avuto un sacco di manifestazioni di solidarietà e così abbiamo deciso di seguire il consiglio – racconta Claudia, la titolare – questo era il nostro sogno, la nostra vita. Abbiamo istituito una campagna di raccolta fondi per ricominciare, con lo stesso impegno e passione”. La campagna è partita sulla piattaforma online di fundraising Gofundme dove ognuno può donare con una semplice carta prepagata una cifra a piacere a partire da 5 euro (chi fosse interessato può cliccare qui).
L’iniziativa è già un successo: in tre giorni hanno partecipato 55 persone e sono già stati raccolti 2.700 euro. La cifra da raggiungere, purtroppo, è ben più alta. “In questi giorni i periti dell’assicurazione stanno valutando i danni, che ammontano a 40-50mila euro – continua Claudia – e ancora non sappiamo se potremo essere risarciti o meno. Abbiamo fatto anche richiesta al Comune. Speriamo arrivi qualcosa”. L’obiettivo è ottenere dalle donazioni 30mila euro.
Insomma, quello che sembrava un sogno annegato nel fango dopo soli due anni oggi torna a vivere grazie all’affetto di amici e clienti. Anche se, comprensibilmente, è del tutto esclusa l’ipotesi di riaprire nello stesso locale in via al Santuario di Nostra Signora della Guardia, un metro sotto la strada e alle prese con allagamenti continui. “L’acqua non è entrata solo dalla strada, ma anche dal bagno, perché la fogna non reggeva più. Abbiamo installato le paratie e messo i sacchi di sabbia, ma non è servito a nulla – spiega Claudia – e tutto si è allagato troppo velocemente. Ora cercheremo un’area non esondabile. E proveremo a ripartire”.