Genova. La rivalutazione delle pensioni, che permetta di riprendere il potere di acquisto per i pensionati che percepiscono più di 1522 euro lordi, 237 mila in Liguria, dei quali quasi 149 mila a Genova, ma anche una legge nazionale sulla non autosufficienza che nel capoluogo ligure viene percepita da 32 mila invalidi, è un allargamento della platea che percepisce la quattordicesima.
Sono questi alcuni dei punti principali al centro della mobilitazione nazionale dei sindacati dei pensionati che il 19 dicembre daranno vita a un presidio davanti alla prefettura di Genova e La Spezia, iniziative analoghe su erano già svolte a Savona e Imperia, per chiedere al governo attenzione verso queste problematiche.
“A Genova saranno in piazza anche le confederazioni e le categorie – spiega Pietro Mattioni, segretario di Fnp Cisl – per far capire l’importanza delle rivendicazioni dei pensionati su questi tre punti che sono al centro della piattaforma di richieste”.
Tra i temi assume grande importanza a Genova, anche per le caratteristiche della popolazione, quello della non autosufficienza. “Stiamo raccogliendo firme da presentare in parlamento – sottolinea Roberto Gambetti, segretario di Uil Pensionati Genova – anche perché siamo uno dei pochi paesi a europei a non avere una legge adeguata. Ci sono alcuni punti prioritari, come la presa in carico e i percorsi di cura. Una legge necessaria per dare una risposta alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie”.
Misure necessarie anche perché i numeri in gioco, in Liguria, sono elevati. “A livello nazionale, in otto anni, si sono persi 44 miliardi – aggiunge Antonio Perziano, segretario di Spi Cgil – e prevalentemente ha colpito le pensioni medio basse, quelle sopra i 1500 lordi, che, a causa del blocco della perequazione,hanno perso cifre consistenti come potere di acquisto, che vanno dai 6 mila ai 25 mila euro”.