Genova. Per il 14° giorno consecutivo, le orche fanno capolino nelle acque genovesi antistanti al porto di Voltri-Pra’. E questa, come oramai sappiamo, non è una buona notizia.
Come sottolineato dai ricercatori che stanno studiando il caso, infatti, sembra che il gruppo sia in qualche modo “intrappolato”: non riesce a prendere il largo, nonostante si supponga che durante la notte ci siano delle “uscite di caccia”.
In queste ore i tecnici di Whalewatch Genova sono in mare per tentare delle nuove misurazioni, servendosi di un drone per poter misurare con più efficacia le dimensioni degli animali, per poter in qualche modo avere un dato in più per capire lo stato di salute del pod.
In questi giorni sono state tante le ipotesi sulle motivazioni di questa lunga permanenza a Genova: dopo la morte del cucciolo, si sperava che il gruppo di adulti riprendesse il mare aperto, ma forse sono rimasti bloccati o da una malattia o dal disorientamento. Il problema che le acque in cui sono non sono adatte al sostentamento di questi animali, visto il loro inquinamento per microplastiche e la scarsità di cibo. Per questo motivo la speranza di tutti è che il loro viaggio possa ricominciare al più presto.