Genova. Santo Stefano da dimenticare quello per l’A10, dove, a causa di lavori in corso con conseguente restringimento di carreggiata, per tutto il giorno si sono verificate code di svariati chilometri tra Pra’ e Arenzano.
Un tratto che solitamente di percorre in pochi minuti, per molti è stato un vero e proprio stillicidio, con “ritardi” sulla percorrenza di oltre un’ora. Un 26 dicembre che segue un Natale dove sono stati migliaia i genovesi “intrappolati” sulle autostrade della città: una due giorni infernale, quindi, per la viabilità, e che purtroppo sono il preludio a una dozzina di giorni di vero calvario.
Partiti oggi, infatti, i lavori urgenti sulle barriere fonoassorbenti, la cui messa in regola è finita nelle carte della procura genovese che nei giorni scorsi ha aperto un quarto filone di indagine a partire dalla inchiesta per il crollo di Ponte Morandi.
In giornata è anche arrivata la notizia che da domani, fino a cessate esigenze, sarà gratis il tratto tra Masone e Ovada, sulla A26, mentre rimane gratuito il tratto sulla A12 tra Rapallo e Chiavari, a seguito della interruzione dell’Aurelia per frana.
Ma questa notizia, sono in molti a riceverla con sarcasmo e rabbia: anche sui canali social di Genova24 il commento più frequente è quello che invoca la gratuità per tutto il nodo genovese, interessato da decine di cantieri “programmati” ma “urgenti”, e che nonostante tutto quello è successo in questo ultimi anno e mezzo, sono arrivati tutti insieme, dopo che la giustizia ha iniziato ad “aprire il vaso di Pandora”. “Tutte gratis, subito!” Eh, ma non è mica Natale!