C'è speranza

“Leggete e studiate, solo così vi libererete dall’odio”: il cartello di una studentessa copre le scritte antisemite al Deledda

Beatrice, 17 anni, racconta come è importante studiare e informarsi: "Noi a scuola lo facciamo e ci sono tanti altri strumenti oggi, quindi quelle frasi inumane sono inspiegabili"

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Genova. Un foglio a righe con tanto di appello scritto a colori “Leggete e riflettete” per ricordare agli studenti della sua scuola che lo studio, in primis quello della Costituzione italiana, rappresenta il miglior antidoto all’odio, all’antisemitismo e al fascismo. Ad appendere il foglio, che questa mattina ha coperto alcune frasi antisemite e inneggianti al nazismo comparse all’ingresso del liceo Deledda, è stata una studentessa di 17 anni.

“Le scritte me l’hanno fatte notare ieri due mie compagne – racconta Bianca Beatrice Peri che frequenta la quinta liceo al Deledda – quando eravamo in pausa siamo scese a vederle e parlando è venuta fuori l’idea di scrivere un cartello come protesta. La sera, tornata a casa, ho scritto i due cartelli facendo riferimento alla Costituzione che stiamo studiando per la maturità e per dimostrare inoltre quanto quelle scritte fossero inumane oltre che anticostituzionali. Stamani, aiutata da alcuni compagni, ‘l’abbiamo appeso”.

Bianca ha riportato sul foglio il testo dell’articolo 48 della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista. E ha fatto un appello ai coetanei: “Istruisciti, leggi, ascolta e capisci dove è il bene e il male – ha scritto in stampatello – Genova deve essere libera dall’odio e dalle discriminazioni del passato per poter costruire un futuro migliore”

Movimenti d’odio, fascismo e antifascismo. Se ne parla abbastanza a scuola? “Devo dire che almeno nel mio liceo – racconta – noi giovani finiamo i 5 anni con una formazione anche sull’attualità molto approfondita e sviluppiamo uno spirito critico valido. Poi io sono interessata di mio però comunque sono argomenti di cui si parla spesso tra compagni. Siamo tutti a conoscenza di ciò che succede in attualità ed è bello parlarne insieme”. “Quello che mi stupisce – aggiunge Bianca – è che al giorno d’oggi, al contrario di anni fa, la possibilità di informarsi c’è e ce l’abbiamo tutti in tasca. Per questo non capisco come mai la gente sia così ignorante”.

Non è la prima volta che al Deledda compaiono scritte antisemite, svastiche e croci celtiche. Qualche anno fa i militanti di Blocco studentesco avevano creato un po’ di tensione davanti alla scuola. L’anno scorso erano comparse altre scritte, che erano state cancellate. “L’anno scorso scritte simili le avevo fatte cancellare io – racconta Paolo Gozzi, ex direttore della fondazione Fulgis – Oggi dove non è arrivata l’Istituzione è arrivata Bianca. Ero stato facile Profeta, ma ne ero certo. A che punto è la notte? – scrive l’ex direttore – Non importa, c’è una luce sempre accesa. Basta un segnale e la tenebra brilla come il giorno. E passerà”.

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