Genova. “In questi giorni abbiamo appreso che c’è una questione che ha acceso un dibattito nazionale e parlamentare riguardo i colleghi a 4 zampe che giungono all’onorata pensione. I cani della polizia, ma anche tutti i cani che prestano servizio nelle amministrazioni dello stato (VVF ecc) sono colleghi a tutti gli effetti, vivono la loro vita lavorativa e non solo al fianco dei loro conduttori per molti anni”.
Parola del Sap di Genova, per voce di Francesco Piliego, dal quale hanno proseguito, entrano nello specifico della questione: “Come noto, durante l’operatività, i cani della Polizia sono totalmente a carico dell’Amministrazione. Il problema, come sollevato, non è l’abbandono del cane. Infatti, grazie alla vicinanza di colleghi specialisti che fanno parte degli specialisti cinofili della Polizia, nella stragrande maggioranza dei casi, quasi la totalità, i cani vengono adottati dai loro conduttori al momento della pensione. Dal momento che la loro attività operativa pero’ cessa, perdono qualsiasi tipo di assistenza, la quale rimane totalmente a carico del conduttore, come qualsiasi privato cittadino o dello stesso privato cittadino che lo ha adottato”.
“Noi consideriamo i cani come dei veri e propri servitori dello Stato. Con il termine del loro lavoro non termina la loro esistenza, anzi, in parecchi casi, siccome il cane considera la propria attività lavorativa un gioco ed un divertimento insieme al suo conduttore, produce piu’ problematiche interrompere improvvisamente la loro attività addestrativa. Inoltre, rappresentiamo che ad oggi, non è chiaro se un cane poliziotto in pensione possa comunque accedere alle strutture della polizia (canile), nonostante ci abbia vissuto per anni e nonostante lo consideri come una casa”.
“Sappiamo come la necessità e l’importanza di poter permettere l’accesso e lo stazionamento di cani poliziotti in pensione affidati a conduttori specialisti ancora operativi all’interno delle articolazioni, rappresenti una necessità: immaginiamoci il collega che ha adottato il suo ‘vecchietto’ e tutti i giorni comunque deve svolgere servizio con un ulteriore cane. Dove lo potrebbe lasciare durante il servizio se non presso le strutture dell’amministrazione che fino a ieri lo ospitavano? Riteniamo sia doveroso accendere i riflettori su questa annosa questione che migliorerebbe sicuramente sia la salute psicofisica del cane sia quella del conduttore, che potrebbe durante l’orario di servizio appoggiare il cane in pensione presso le strutture delle squadre cinofile”.
“In questo senso, in questo anno, la Questura di Genova ha fatto degli investimenti importanti per migliorare il benessere dei Cani che svolgono servizio in Liguria, grazie soprattutto all’attenzione del SAP. Raddoppio del numero di box presenti, riscaldamento per ogni quadrupede, aggiunta di un ulteriore campo per le attività ludiche e di addestramento dei cani; altri investimenti devono ancora essere fatti, ma la strada percorsa grazie ai nostri interventi è quella giusta”.
“Alcuni cani, considerata la vita operativa che prevede molti sacrifici sia di natura psicologica che fisica, vengono pensionati proprio per problematiche relative alla tipologia di servizio che svolgono, con magari terapie costose da svolgere che, al momento del pensionamento, sono totalmente a carico del conduttore e non più dell’amministrazione. Noi crediamo che l’amministrazione debba esprimersi su questi argomenti, che oltre ad essere attuali, migliorerebbero il benessere dei quadrupedi e non solo, evitando che il conduttore sottragga magari risorse alla sua famiglia per continuare cure o terapie che il cane fino al giorno prima erano a carico dell’amministrazione”.
“Crediamo che i cani della polizia, che assicurano tutti i giorni la sicurezza sul territorio nazionale, meritino approfondite riflessioni, non solo sull’elevatissima efficienza in servizio, come più volte dimostrato non solo sul territorio Ligure”.
“Aprire questo progetto di tutela e benessere degli animali che svolgono la loro opera per la tutela e la sicurezza dello Stato è un passo fondamentale. Come SAP abbiamo preparato un elaborato che consegneremo nei prossimi giorni alla Segreteria Nazionale, che sottoporrà sicuramente all’attenzione del Capo del Polizia questo argomento”, hanno concluso dal Sap di Genova.