Futuro futuribile?

Gnl, Tursi pensa all’uso anche per i bus. Ancora da individuare dove collocare i depositi

Intesa tra istituzioni per trovare soluzione e sviluppare la tecnologia necessaria

nuovi bus autobus amt

Genova. Navi, ovviamente, ma anche, forse, mezzi pubblici che potrebbero trovare nel GNL una soluzione alternativa per limitare l’inquinamento visto che si tratta di un carburante con un basso impatto ambientale.

A non escludere questa ipotesi l’assessore all’ambiente e ai trasporti, Matteo Campora, a margine della firma, in Regione Liguria, del protocollo d’intesa per la promozione, diffusione, realizzazione e accettazione sociale di una rete di distribuzione del Gas Naturale Liquefatto in Liguria.

“Sappiamo che il Gnl è necessario per lo sviluppo dei porti – spiega l’assessore all’ambiente e trasporti del Comune di Genova, Matteo Campora – ma può essere anche un mezzo attraverso il quale alimentare i mezzi di trasporto pubblico.”. L’intesa, sottoscritta da diventa quindi un punto di partenza per avviare un percorso virtuoso. “Il protocollo risponde a tre esigenze comuni fondamentali – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti – introdurre il GNL come carburante alternativo, spiegarne, ad ogni livello, i vantaggi, sia in termini ambientali che di sicurezza; dare una risposta alla crescente domanda di GNL lato-terra”. Da qui, comunque, inizierà anche un percorso , non semplice, per individuare la collocazione dei depositi sul territorio genovese.

“Questo protocollo ha anche la finalità di approfondire, e non calare le decisioni dall’alto – prosegue Campora – perché permetterà di individuare, da un punto di vista tecnico, le aree che potrebbero ospitare il GNL”. A siglare l’intesa Regione Liguria, Città Metropolitana e Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Orientale, Direzione marittima per la Liguria, Università, vigili del fuoco e Camere di Commercio.

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