Genova. Il derby tra Genoa e Sampdoria ha seguito un copione che per il Genoa sembra ripetersi ormai da qualche giornata a questa parte, soprattutto da quando è arrivato Thiago Motta. Un tiro subito, un gol, com’è accaduto col Torino.
L’allenatore rossoblù ha una propria idea di gioco e la porta avanti indipendentemente dalla classifica e dal tipo di avversario. Il possesso palla, a volte sterile, non si concretizza con nitide occasioni da gol. Mancano i movimenti giusti di chi gioca in attacco, manca l’inserimento a sopresa, manca chi salta l’uomo. L’eccezione contro il Lecce (due reti segnate, anche se in modo inusuale) è stata però vanificata da parecchi errori, probabilmente dovuti alla stessa inesperienza del tecnico, che sembra avere nella lettura della partita in corso, proprio il difetto principale (anche le scelte con l’Udinese sono state scellerate, col senno di poi). Il rischio di prendere uno come Thiago Motta in una situazione così complicata è stato alto e la Società ne sta pagando il prezzo.
Certo, il problema del Genoa non risiede solo nella sua guida tecnica, ma nella rosa, non all’altezza delle aspettative, soprattutto dopo l’infortunio di colui che poteva dare un po’ di vivacità alla manovra offensiva, Kouamé. Il vulnus di partenza è stato anche il non pensare a una prima punta vera ed esperta, affidandosi solo a Pinamonti (non sembra in grado neanche di “tener la palla su” per far salire la squadra), sperando nel contempo nel recupero fisico di Favilli, che a quanto pare è un miraggio. Schöne non ha avuto l’impatto positivo atteso e onestamente, viste le assenze, da questo derby il Genoa non poteva sperare troppo in una grande prestazione, lo 0-0 sarebbe andato più che bene. L’errore di Sanabria nel decidere di non tirare in porta nell’unica vera occasione capitata, è un sintomo evidente che qualcosa non va anche a livello psicologico. Inoltre, il fatto che praticamente Saponara ormai sia sempre più escluso dai piani di Thiago Motta, tanto da tenerlo in tribuna con dei posti in panchina a disposizione, fa temere che a livello di spogliatoio la situazione sia ben più grave di quanto viene mostrato.
Ora la classifica fa ancora più paura, visti i risultati delle dirette concorrenti. A livello di anno solare i rossoblù hanno vinto solo 5 partite. Si può sperare nel mercato, ma se si arriva al girone di ritorno con troppi pochi punti, non basterebbe probabilmente neanche Cristiano Ronaldo per risollevare la squadra.