Genova. Nel giorno in cui Consob approva il prospetto informativo relativo all’ammissione sul mercato delle obbligazioni per 200 milioni alla base del piano di ricapitalizzazione, l’associazione dei piccoli azionisti scrive al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La lettera è relativa alle ripercussioni dell’aumento di capitale sostenuto “nonostante la palese sproporzione tra condizioni riservate a Cassa Centrale Banche rispetto a quelle
destinate agli azionisti storici, al solo scopo di garantire la continuità dell’azienda”, scrive l’associazione che riunisce migliaia di piccoli azionisti.
Gli azionisti fanno notare ancora una volta come negli ultimi anni abbiano dovuto affrontare perdite nel valore delle azioni di circa il 90% a causa dei ripetuti interventi iperdiluitivi. “Ricordiamo, inoltre, che i nuovi azionisti hanno acquisito la pressoché totalità del capitale della Banca (circa90%), sborsando meno di un terzo di quanto speso nei precedenti tre aumenti di capitale dai vecchi soci”, sottolinea la lettera firmata dal presidente dell’associazione.
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Silvio de Fecondo chiede al Quirinale di “voler considerare il problema anche alla luce dei provvedimenti legislativi presi in favore di azionisti/risparmiatori di banche finite in dissesto che nei fatti andrebbero a penalizzare coloro che nel tempo hanno sostenuto più di altri con ingenti capitali le sorti della loro banca evitandone il fallimento. Sarebbe questo, a parer nostro, un bel modo di concretizzare il dettato dell’articolo 47 della nostra Costituzione di cui Lei è il massimo garante”.