Le indagini

Barista 29enne travolta da un treno a Cavi di Lavagna: la procura indaga per omicidio volontario

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Lavagna. Una lite per motivi di gelosia con la sua amica per un ragazzo conteso. Ci potrebbe essere questo all’origine del decesso di Veronique Garella, la barista di Chiavari di 29 anni morta lo scorso settembre travolta da un treno sui binari a Cavi di Lavagna.

La procura di Genova ora indaga per omicidio volontario. In un primo momento si era parlato di due ipotesi: un suicidio o una incidente dovuto all’incauto attraversamento dei binari.

Gli agenti della squadra mobile di Genova però hanno ricostruito quanto successo un’ora prima della morte e hanno scoperto che la ragazza aveva trascorso la serata in un bar dove era arrivata insieme alla sua amica. Qui si erano unite ad altri amici.

A notte fonda le due avevano iniziato a litigare, con ogni probabilità per questioni di gelosia. A parlare del litigio erano stati alcuni testimoni. Gli agenti nelle scorse settimane hanno interrogato cinque persone, i cinque amici che avrebbero assistito al litigio, e nei prossimi giorni verranno sentiti nuovamente.

L’amica aveva parlato agli inquirenti di un periodo difficile per la barista, ma la circostanza non era stata riscontrata in alcun modo. Dalla giovane sono stati prelevati alcuni campioni biologici per estrarre il Dna e capire se sul corpo vi siano tracce di altre persone. Il corpo non presenterebbe segni di violenza. Gli investigatori vogliono capire se la lite sia proseguita anche lungo i binari e qualcuno l’abbia spinta mentre il treno passava o se si sia trattato di una tragica fatalità.

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