Rabbia

Autostrade, i sindacati: “Nessuna fatalità, sulla sicurezza pochissimi investimenti”

La denuncia delle sigle del settore trasporti: "Non è una maledizione, bisogna rivedere il piano industriale e costituire un piano permanente"

Le foto della galleria dopo il crollo della volta

Genova. “Verrebbe da dire che una maledizione si è abbattuta sulle autostrade liguri. Ma sappiamo che la fatalità, in questi accadimenti, incide in percentuali bassissime e, allora, ancora una volta, denunciamo l’insufficienza di controlli preventivi, l’assenza di progetti lungimiranti, che tengano in primissimo conto la tutela degli utenti ma anche dei lavoratori che quelle corsie le percorrono, ininterrottamente, ogni giorno e più volte al giorno”. Lo affermano in una nota unitaria i sindacati del settore trasporti dopo il crollo della volta in galleria sulla A26.

“La sicurezza costa ma non è un costo perché è l’unico modo per salvare vite e, allora, denunciamo la pochezza degli investimenti in materia di sicurezza a fronte degli elevati profitti che le concessionarie garantiscono ai propri soci – spiegano Uiltrasporti, Fit Cisl, Filt Cgil e Sla Cisal – E’ da rivedere il piano industriale dell’azienda affinché sia previsto un forte potenziamento dell’organico, indispensabile per attivare tutti i necessari controlli preventivi, per garantire tempestivi ed efficaci interventi e, non ultimo, per far sì che ogni attività svolta sulle corsie ddelle autostrade sia realizzata in piena sicurezza”.

“Ribadiamo inoltre quanto pesi l’assenza di repliche, in termini di comunicazione, da parte di quello che è il datore di lavoro che nulla dice a tutela della dignità di chi lavora in questo pezzo di autostrada, non riconoscendo la fatica, lo stress, la mortificazione di chi vi lavora, ogni giorno, cercando di dare il meglio di sé, con serietà e impegno. Crediamo sia indispensabile e, quindi, chiediamo la costituzione di un tavolo permanente di confronto sulle tematiche sopra accennate”, concludono i sindacati.

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