Genova. Il ministero dei trasporti ha convocato Autostrade e le altre società concessionarie per avviare ispezioni straordinarie su tutti viadotti della rete autostradale ligure. Lo ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone rispondendo a un’interrogazione del consigliere Muzio che chiedeva informazioni sulla sicurezza del viadotto Sori, protagonista dell’allarme fake su WhatsApp.
“Alle nostre prime due lettere non è mai arrivata risposta – ha spiegato Giampedrone – ne abbiamo mandato però una terza che ha scaturito qualche effetto. Ricordiamo che il rapporto tra concessionario e ministero è esclusivo, la Regione non ha competenze né strumenti propri per poter monitorare ciò che spetterebbe al governo. Comunque l’ufficio ispettivo del Mit ha convocato tutti i concessionari liguri e si è attivato con tecnici propri per effettuare ispezioni su tutti i viadotti. Lo reputo comunque un passo avanti, ma ci sono volute ben tre missive”.
Il Mit ha chiesto a tutte le concessionarie di fornire i documenti con le valutazioni dei gradi di ammaloramento e di individuare le opere con la massima priorità di intervento. Esaminati gli atti proposti, sono state programmate “specifiche visite ispettive straordinarie al fine di accertare le condizioni in cui versano detti viadotti”, si legge nella risposta inviata alla Regione. Le prime verifiche, quindi, sarebbero già state eseguite tra il 4 e il 6 dicembre.
Sullo sfondo la vicenda della 37enne di Recco, indagata per falso allarme, che aveva diffuso un messaggio vocale sul rischio crollo del viadotto Sori sulla A12 – già sotto indagine – a causa di presunte infiltrazioni d’acqua nei piloni.
Quell’audio, dice Giampedrone, “lo abbiamo dovuto prendere per buono come se fosse un messaggio di protezione civile. Eravamo in allerta meteo e all’indomani dell’improvvisa chiusura della A26. È un fatto grave, purtroppo non avevamo informazioni dirette e la magistratura si è dovuta sostituire al Governo. Mi auguro possa essere l’ultimo episodio negativo”.