Genova. Un ulteriore macigno sulla già difficile trattativa tra il governo e Arcelor Mittal sul futuro degli stabilimenti ex Ilva è arrivato ieri con la notizia che il tribunale di non ha accolto la richiesta di proroga per l’altoforno 2 che verrà spento il 13 dicembre, tra due giorni.
Immediata la reazione di Arcelor Mittal che questa mattina ha avviato la procedura di cassa integrazione per 3500 lavoratori a Taranto. Anche se il provvedimento verrà impugnato dal governo, lo spegnimento di Afo2 complica ulteriormente il già pesante piano industriale di Arcelor Mittal che prevedeva di poter spegnere l’altoforno entro il 2021.
La situazione si fa sempre più complessa: domani il ministro Stefano Patuanelli ha convocato a Roma i sindacati nazionali e territoriali per un aggiornamento. Ma non sarà presente l’azienda.