Albisola. “Finalmente il Presepe degli Abissi è realtà”. Poche parole per esprimere una grande soddisfazione: dopo anni passati a sognarlo, ora quel presepe in fondo al mare delle Albissole, composto con le opere dei maggiori artisti locali della ceramica, esiste davvero.
Questa mattina la presentazione ufficiale presso il Cinema Leone di Albisola Superiore, alla presenza di Regione Liguria (rappresentata dal consigliere Angelo Vaccarezza), delle due amministrazioni comunali e di molti artisti coinvolti nella realizzazione dell’opera.
“Siamo arrivati oggi al termine di un percorso lungo e faticoso – ricorda l’assessore di Albisola Superiore Luca Ottonello – che ha visto tante persone impegnarsi a titolo volontario in un grande progetto immaginato già nel 2015. Come amministrazione abbiamo seguito passo passo questa iniziativa, portata avanti da un’associazione che ha riunito il mondo dell’arte e quelli dell’associazionismo e dei bagni marini. La sinergia tra loro e le amministrazioni pubbliche ha fatto sì che questo progetto diventasse realtà”.
“Albisola ha acquisito un nuovo bene culturale di grande pregio e prestigio, perché va a unire l’elemento tradizionale della ceramica ai temi della natura, del mare e dell’ecologia. E da oggi inizia una nuova fase di questo progetto: quella di immaginare una strategia di marketing turistico per attirare e intercettare tutti coloro che possono essere interessati da quest’opera”. L’obiettivo è puntare al turismo “consapevole”, a quello religioso, a quello subacqueo. “Da domani ci siederemo intorno a un tavolo per lavorare a questo nuovo percorso”.
Il Presepe è stato completato domenica scorsa, con la posa del trittico: statue in ceramica a grandezza naturale posizionate sul fondale antistante i Golden Beach, esatto baricentro dell’arenile fra le due Albisole. Le state sono state posate a sette metri di profondità sul fondale marino albissolese e a 200 metri di distanza dalla riva, rivolte ad est in modo che al mattino la luce del sole le illumini e le renda ben visibili.
Le statue sono state realizzate in ceramica “semire rosso” dagli artisti Laura Romano, Ylli Plaka, Ivan Cuvato e Damiano Rossello. Tutti hanno aderito in modo volontario, senza ricevere alcun compenso per la realizzazione delle opere. E anche molti artisti del comprensorio hanno contribuito all’iniziativa donando alcune opere che sono state messe all’asta o donate a loro volta alle istituzioni che hanno sostenuto il progetto.