Ultima replica oggi

Adagio, il cabaret sulla morte rivive, rinnovato, al Teatro della Tosse

Lo spettacolo è stato riproposto dopo una prima messa in scena qualche stagione fa

Genova. Microstorie di circa 10 minuti l’una, intervallate da una canzone al pianoforte. Quattro attori sul palco, ma decine di personaggi interpretati in circa un’ora e mezza. Unico comune denominatore la morte, ma tranquilli, si sorride anche.

Adagio“, in cartellone qualche anno fa al Teatro della Tosse, è stato riproposto in questi giorni (ultima replica stasera) con una nuova regia (Emanuele Conte), una nuova traduzione (Gianni Poli e Marco Cappelletti) del testo della drammaturga svizzero-francese Emmanuelle Delle Piane, tre nuovi attori su quattro (a Sarah Pesca si aggiungono Alessandro Bergallo, Susanna Gozzetti e Graziano Sirressi).

Si passa dalle anime che si incontrano prima di entrare al forno crematorio al fidanzato che presenta la propria futura moglie ai genitori sulla loro tomba, passando per una coppia che incontra un consulente per progettare il proprio funerale, a due amici che si incontrano ogni giorno per porre fine alla loro esistenza senza averne il coraggio, alla commessa che deve soddisfare una richiesta particolare, sino ai parenti che immaginano il decesso della mamma malata, per arrivare al finale esilarante.

I personaggi sono ben caratterizzati dagli attori, tanto che, soprattutto in alcune storie, viene da immaginare cosa ci sia prima e dopo. È come avere una grande lente d’ingrandimento, unita a un riflettore che illumina per qualche minuto, fatti ed esistenze. In particolare Sarah Pesca è davvero brava anche a modificare il proprio aspetto complessivo, per dare vita ai diversi atteggiamenti e personalità dei personaggi che interpreta.

Parte integrante dello spettacolo le canzoni eseguite dal vivo al pianoforte da Fabio Wolf.

 

 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.