Genova. Dopo l’autunno arriva l’inverno, dopo la pioggia arriva la neve. La banalità delle stagioni, si potrebbe dire, ma non per un territorio fragile come quello ligure, che in queste settimane è stato messo a dura prova da eventi atmosferici intensi. E le prove potrebbero non essere finite.
Dopo le prime spolverate dei giorni scorsi, registrate nell’entroterra genovese, sono in arrivo nuove perturbazioni, che già nella notte tra giovedì e venerdì potrebbero colpire con forza la costa e le vallate, sopratutto nel centro della nostra regione, tra cui la Valle Stura, che lentamente sta rialzandosi dopo l’alluvione dello scorso 22 ottobre.
“Chi fosse interessato è pregato di recarsi con urgenza presso l’ufficio tecnico comunale, anche in funzione delle possibili nevicate previste nei prossimi giorni” è l’annuncio diramato dal Comune di Campo Ligure, che anche attraverso i social ha diffuso la “chiamata alle pale”: con una viabilità ancora precaria l’avviso è quello che il comune, in caso di nevicate abbondanti, ricorrerà all’intervento di spalatori volontari per liberare vie, strade e piazze dalla neve.
“Abbiamo già operativo il nostro piano neve comunale – spiega il sindaco Gianni Oliveri – ma nei punti dove non possono arrivare mezzi meccanici c’è bisogno delle pale, e per questo ci stiamo attrezzando”
L’ingaggio prevede un compenso forfettario di 10 euro netti l’ora, e l’annuncio, benché rivolto prioritariamente a chi è senza lavoro e con familiari a carico, è aperto a tutti anche se la vicinanza è imporante “Per avere personale operativo nel più breve tempo possibile”, come spiega Oliveri.
Nel dettaglio, per i prossimi giorni è previsto un ulteriore calo termico, che si verificherà soprattutto nelle vallate interne, con temperature che potrebbe arrivare a sfiorare lo zero: per questo motivo le precipitazioni, che i modelli danno, dopo la pausa di queste ore, in arrivo da giovedì a domenica almeno, potrebbero portare neve e ghiaccio, soprattutto per i versanti padani dei nostri monti.
“Sappiamo che potrebbe essere abbondante, ma colpire più la zona del Beigua – conclude Olvieri – ma tutto dipenderà da che tipo di neve scenderà: se sarà bagnata, come purtroppo dovrebbe essere, potrebbe peggiorare le ferite ancora aperte sul nostro territorio”.