Genova. “Altro che ius soli e ius culturae: sarebbero queste le priorità del Paese?”. Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! su Facebook critica la proposta del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti.
“L’Italia in piena emergenza maltempo, l’Ilva a rischio chiusura con migliaia di persone che finiranno senza lavoro, Alitalia allo sbando, le infrastrutture bloccate con le imprese di costruzione in crisi, i giovani che vanno via perché non trovano lavoro, i pensionati che non arrivano a fine mese, le tasche dei cittadini sempre più vuote e qual è l’urgenza del Pd? Lo Ius Soli e Ius Culturae. – disapprova Toti – Le sardine gli amici del Pd dovrebbero mangiarle perché magari con più sale in zucca capirebbero le priorità di questo Paese. Tornate nel mondo reale!”.
Sulla stessa linea di Toti anche Di Maio che apre il primo strappo nella maggioranza giallorossa. “C’è mezzo Paese sott’acqua, il futuro di 11mila lavoratori a Taranto è in discussione e uno pensa allo ius soli? Sono sconcertato. Siamo al governo per governare e non per lanciare slogan o fare campagna elettorale. “Noi pensiamo a più cose insieme”, risponde il vicesegretario del Pd Orlando.
Zingaretti aveva rilanciato l’agenda del Pd chiudendo l’assemblea di Bologna, dal fisco alla parità dei salari di donne e uomini, dallo ius soli e ius culturae allo stop ai decreti sicurezza di Salvini. “La facciamo per serietà, non per mettere bandierine e fare comizi e interviste”, ha detto rivolto al M5s. “Chi vuol rosicare voti al Pd si scava la fossa”, il messaggio a Renzi.