Genova. La polizia locale ha rimosso questo pomeriggio un deposito di libri usati in piazza Terralba, considerato “un ricettacolo di spazzatura e insetti”, che secondo alcuni era imputabile ad un “commercio abusivo”.
Al momento dell’intervento il proprietario non era presente e nessuno si è presentato per reclamare i libri, che sono stati trasportati presso la civica depositeria di via Oristano. Il luogo sarà pulito e sanificato da Amiu.
La richiesta di rimozione è arrivata dall’assessore Bordilli, che ha raccolto le segnalazioni da alcuni cittadini e commercianti, come riporta la nota stampa della polizia locale, ma sono in molti nel quartiere ad aver accolto con dispiacere la notizia. Per chi vive, o ha vissuto, nel quartiere, infatti, il “librario” era un personaggio noto, come la sua piccola “attività informale”, dove centinaia di persone, negli anni, avevano avuto la possibilità di trovare libri, consigli e umanità.
La storia, infatti, dietro a questa piccola nota di cronaca è più lunga e difficilmente sintetizzabile in poche righe: “l’abusivo” non era altro che un noto personaggio del quartiere, che da sempre “occupava” un piccolo angolo della piazza per comprare, leggere e rivendere a pochi centesimi libri di ogni natura. “Era la sua vita”, come si legge nei commenti sui social, e la piccola impresa di economia informale sicuramente non produceva reddito, ricchezza o speculazione.
Per anni aveva mantenuto un piccolo chiosco, rimosso durante una riqualificazione della piazza di qualche anno fa. L’uomo, quindi, si era arrangiato con scaffali improvvisati e scatole di cartone, portando avanti la sua piccola attività forse sì non autorizzata, ma sicuramente umana e controcorrente, quella, cioè, di vendere libri. Oggi piazza Terralba sarà anche più libera e pulita, ma forse è anche più vuota e asettica.