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Spediporto incontra la National University of Singapore: “Dare spazio alla portualità in modo intelligente”

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Genova. Spediporto a Singapore per incontrare la National University of Singapore ed alcuni dei suoi più brillanti esponenti, per conoscere i sistemi di gestione IT dei centri di eccellenza asiatici nel campo dell’E-Commerce e dei Marketplace del Web. “Proviamo ad immaginare come questa tecnologia potrà essere utilizzata per la nostra portualità e per la nostra economia”, dice Giampaolo Botta, direttore di Spediporto.

Singapore è il secondo Porto più grande al mondo, con 33.5 milioni di contenitori nel 2017, con una nave ogni due minuti che entra in porto attraverso sistemi di learning machine, che da solo da occupazione diretta a 170mila persone, e che fornisce il 7% del PIL nazionale, rendendo Singapore una delle città stato più ricche al mondo, si trova anche a solo 700 metri dal tessuto urbano più verde e tecnologico dell’Asia. Uno dei più bei parchi botanici al mondo, il GARDEN BY THE BAY, si trova a poche centinaia di metri da milioni di contenitori, ma qui l’uno sta accanto all’altro donandosi vicendevolmente qualcosa.

Ricchezza i primi, un ambiente verde e bello da vivere il secondo. Ma non solo tutta la città è verdissima, piena di parchi e di architetture che esaltano la sua natura di città calata in un contesto ecologico da rispettare. Singapore non si fermerà qui, oltre alla progettazione del più grande terminal al mondo, il TUAS, visitato lo scorso anno di proprietà di PSA Singapore, gli stessi del terminal di Prà per intenderci, che ospiterà 65 milioni di contenitori, avrà a breve un nuovo terminal aeroportuale (il Terminal 5) collegato alla città ed al porto con nuove e modernissime infrastrutture. Qui si vedono già i bus senza conducente. Il vecchio terminal, a partire dal 2021 verrà convertito in centro residenziale e le attività verranno trasferite più ad Ovest, appunto al nuovo terminal TUAS. “Qui quando si parla di Porto, si parla del vero motore economico di questo Stato”. – Conclude Giampaolo Botta – “Per l’Italia potrebbe essere lo stesso, per Genova ancora di più. Decidete voi se poi dare spazio in modo intelligente alla portualità è tanto inutile”.

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