Genova. Partiranno il 12 novembre i lavori per coprire la storica voragine di via Berno, sulle alture di San Fruttuoso. Il via libera è arrivato nel corso dell’ultima riunione tra gli amministratori dei condomini della zona, il presidente del municipio Massimo Ferrante e la direzione opere idrauliche di Tursi. Ben otto anni dopo l’alluvione del 2011, quando la strada sprofondò la prima volta.

“Come minimo ci vorranno tre mesi di lavoro serio, sperando che il tempo regga. Quest’anno dovremo ancora tirare la monetina. Se tutto andrà bene, tra fine gennaio e inizio febbraio il problema sarà risolto”, spiega Ferrante. L’intervento costerà 263mila euro e sarà a carico per metà dei privati e per metà del Comune. Sempre che le assemblee di condominio deliberino questa soluzione entro i primi di dicembre: in caso contrario sarà eseguito tutto “in danno”, con l’amministrazione di Tursi pronta a chiedere la somma a titolo di risarcimento. A eseguire i lavori sarà la Pac, la ditta che sta ultimando il pozzo di captazione del mini-scolmatore nell’ex birrificio, opera che andrà poi a raccordarsi con la galleria del Fereggiano.
Quella di via Berno e dei danni provocati dal rio Rovare è ormai una pagina di storia. L’ultimo capitolo lo scorso 8 agosto: durante un nubifragio lampo la strada, già indebolita da un cedimento di terra a luglio, si inabissa ulteriormente e un’auto viene inghiottita in profondità. Ironia della sorte, tre giorni dopo sarebbero dovuti partire i lavori.

Una sequenza di rimpalli tra condomini e pubblica amministrazione che andava avanti dal 2011. Nel 2013 il tribunale aveva dato ragione a Tursi: tocca ai privati mettere in sicurezza la voragine. Nel 2016 si apre un altro buco e nel 2018 un anziano, Emilio Quinto, ci cade dentro dopo un malore e muore.

Quella voragine viene coperta, l’altra no. Il 30 luglio di quest’anno arriva l’intesa tra Comune e abitanti: fifty-fifty e non se ne parli più. Poi la pioggia record in estate e il nuovo intoppo.

Per la messa in sicurezza definitiva ci vorrà ancora un anno. Tanto sarà necessario per realizzare il tunnel che porterà l’acqua del rio Rovare, un piccolo affluente intubato sotto via Berno e via Donghi, direttamente in corso Italia dove sbuca anche la piena del Fereggiano.
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