Recco. Il sindaco Carlo Gandolfo ha commemorato le vittime del bombardamento del 10 novembre 1943 e degli altri 26 attacchi aerei che distrussero la città. Oltre alle 127 vittime civili e altrettanti feriti, venne raso al suolo oltre il 90% dell’originario abitato urbano.
Nella sala consiliare gremita, il primo cittadino ha ricordato in lingua genovese quanti persero la vita in quei tragici momenti. E lo ha fatto utilizzando la poesia di Ruby Bonfiglioli, testimone del bombardamento, intitolata proprio come quella data di lutti e distruzione.
“Penso ai giovani rimasti orfani – ha detto visibilmente emozionato il sindaco Gandolfo – e alla forza che hanno avuto nella ricostruzione della nostra città. E a tutti coloro che sono giunti a Recco dopo, tra cui fiumani e istriani, dando il loro contributo alla rinascita. Tutti insieme, vecchi e nuovi cittadini, hanno formato una grandissima comunità che oggi sono orgoglioso di rappresentare”.
In mattinata si è svolta la celebrazione religiosa con la deposizione della corona di alloro all’altare della parrocchia di San Giovanni Bono e il “Minuto di silenzio” con la deposizione della corona d’alloro alla lapide nell’atrio del Palazzo Comunale.