Genova. Non è stata citata espressamente Genova, ma per i portuali genovesi il “bravi” rivolto da papa Francesco, ai lavoratori che hanno bloccato un traffico di armi verso lo Yemen è per loro che a maggio hanno bloccato in porto l’imbarco di materiale bellico a bordo della Bahri Yambu. E se poi il riferimento fosse all’analogo episodio accaduto a Le Havre, in Francia, poco cambierebbe. “Hanno fatto bene – ha detto il pontefice – è un caso, ma è questa la strada”.
Queste dichiarazioni Papa Francesco le ha rilasciate ai giornalisti sull’aereo che lo stava riportando a Roma dal suo ultimo viaggio in Asia. I giornalisti di alcune agenzie hanno riportato alcune frasi in cui il papa ha definito “ipocrisia armamentista: Paesi cristiani, o almeno di cultura cristiana, Paesi europei che parlano di pace e vivono delle armi. Ipocrisia si chiama questa”.
Occorre “finirla con quella ipocrisia”, ha continuato il Pontefice, “che una Nazione abbia il coraggio di dire: ‘Io non posso parlare di pace perché la mia economia guadagna tanto con la fabbricazione delle armi…'”. Occorre “Fermiamoci ragazzi, fermiamoci”.
leggi anche

“La guerra comincia qui”: domenica 19 al Cap il documentario sui portuali di Bilbao che hanno bloccato le navi Bahri
