La storia

Multato mentre chiede l’elemosina il migrante “adottato” dal quartiere, la Valpolcevera non ci sta

Alcuni residenti hanno fatto una colletta per pagare la sanzione al posto suo. Il presidente di municipio Romeo: "Multa ingiusta, noi scegliamo l'inclusione"

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Genova. “Se salutare educatamente le persone, aiutare gli anziani a portare la spesa e regalare sempre un sorriso a tutti significa praticare accattonaggio molesto o offendere la pubblica decenza, allora mi interrogo su quale sia la vera funzione del servizio pubblico e cosa si intenda per legalità”. Federico Romeo, presidente del municipio Valpolcevera, è sconcertato per l’episodio che si è verificato qualche giorno fa a Bolzaneto, in via Bettini.

Un ragazzo di 27 anni, migrante, è stato multato per 75 euro dalla polizia locale, intervenuta – come si legge nel verbale – su segnalazione, mentre sostava davanti a un supermercato del quartiere, come ogni giorno, cercando di raccogliere qualche spicciolo dai passanti.

Il verbale condanna il giovane come trasgressore al pagamento della sanzione per, appunto, “accattonaggio molesto o per la richiesta di elemosina offendendo la pubblica decenza”. Quello che non emerge da quel foglio di carta, però, è la storia di umanità che si è creata negli ultimi anni tra il quartiere e il migrante. “Quel ragazzo è conosciuto da tutti – spiega Romeo – è estremamente educato, aiuta le persone con le borse della spesa senza essere insistente, non ci è mai giunta notizia di lamentele”. Tanto che anche con i dipendenti del supermercato vicino il rapporto è di collaborazione. Il 27enne viene seguito da una comunità della vallata, ha un regolare permesso di soggiorno e possiede tutti i documenti d’identità che, infatti, ha fornito agli agenti.

Alcuni residenti del quartiere hanno deciso di aiutarlo, d’altronde il giovane è rivolto a loro chiedendo il perché di quella multa. Faranno una piccola colletta per pagare la sanzione visto che lui, come altri “ultimi” multati in città, non ha i soldi per farlo.

La multa per accattonaggio molesto è prevista dal regolamento di polizia urbana. Ma il presidente del municipio Federico Romeo si chiede se gli agenti intervenuti abbiano fatto almeno lo sforzo di verificare se la segnalazione ricevuta corrispondesse al vero. “Ci sono state, anche nei nostri quartieri, situazioni di aggressività per cui un presidio di sicurezza è necessario – afferma – non siamo contro la legalità, ma siamo contro questo atteggiamento che invece di aiutare chi è in difficoltà lo attacca in modo assurdo. In Valpolcevera non accettiamo questa modalità di azione. In Valpolcevera siamo per l’inclusione“.

E d’altronde gli agenti della polizia locale che hanno multato il ragazzo non sono quelli del distretto di quartiere ma quelli del reparto Sicurezza urbana. “Sono venuti fin dal centro per multare questo ragazzo a cui noi tutti vogliamo molto bene – racconta Teresa Scarlassa, assessore alle Pari opportunità del municipio Valpolcevera – noi non ci stiamo, nei nostri quartieri abbiamo deciso di aiutare queste persone a inserirsi e a ottenere gli strumenti per vivere, abbiamo una rete di volontariato a cui dobbiamo essere grati, dalla comunità di Sant’Egidio, alla Caritas con l’opera Segno, dalla mensa di vallata, alla San Vincenzo, alle attività delle scuole e alle maestre volontarie che insegnano l’italiano alle donne straniere nella casa della cultura di via Pastorino”.

Sul caso è intervenuta anche la sezione genovese di Italia In Comune. “Ci teniamo a sottolineare come lo stesso Capo dello Stato, interpellato da un ricorso avviato da alcune associazioni per un caso simile, non solo lo avesse accolto, ma avesse precisato che un sindaco non può colpire con provvedimenti punitivi chi si limita a chiedere l’elemosina senza molestare nessuno; e salutare non è una molestia – dice Cristina Bicceri – stigmatizziamo l’atteggiamento di quei sindaci che, anziché preoccuparsi di combattere la povertà nei propri comuni, sanzionano i poveri, attraverso ordinanze che dovrebbero utilizzare per ben altre finalità, e non certo per colpire gli indigenti”.

Domani il giovane nigeriano, probabilmente, tornerà a chiedere aiuto, con il sorriso e i modi giusti, davanti allo stesso supermercato, o altrove. Le casse comunali segneranno 75 euro in più. A Bolzaneto non si percepisce più sicurezza, per questo, soltanto molto più freddo.

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