Genova. Venerdì 29 novembre, a Genova Nervi, si terrà l’Ardita Day, pomeriggio di attività “multisport” che avrà il suo culmine alle ore 18,30 con l’inaugurazione della nuova pressostruttura alla presenza delle autorità istituzionali e sportive.
Una lunga e intensa estate di lavori, un sogno diventato finalmente realtà grazie soprattutto al grande entusiasmo di Mauro Molisani, da 12 anni presidente dell’Ardita Juventus 1906. Forte, infatti, è sempre stato il suo desiderio di avviare una progettualità importante, con impiantistica adeguata, per lo sviluppo delle attività sportive nel levante cittadino.
La riqualificazione della più grande delle tre palestre del complesso polisportivo dell’Ardita, a fronte di un investimento di 250.000 euro, è stata resa possibile dall’accesso al fondo di garanzia attivato dalla Regione Liguria e gestito da Filse, dal supporto dello Sturla Pattinaggio e dall’impegno personale del presidente Molisani. Da sottolineare la preziosa collaborazione del Comune di Genova, del Municipio Levante, dei responsabili dei Parchi di Nervi e dell’architetto Francesco Rosadini, progettista e direttore lavori.
Grazie a quest’operazione, l’Ardita può contare su un impianto con misure regolamentari per il basket dove possono allenarsi e giocare la prima squadra che milita in Serie C, la squadra Under 20 e le due Under 18 (Gold e Silver), l’Under 16 femminile (in collaborazione con Auxilium), l’Under 14 e tutto il numeroso settore minibasket, settore che sfiora i duecento giovani praticanti ed appare in crescita sotto la guida attenta del responsabile tecnico Fulvio Chiesa e dei suoi collaboratori. Sempre sotto il pallone pressostatico, trovano collocazione anche le attività dello Sturla Pattinaggio, la società della pluricampionessa mondiale Paola Fraschini diretta da Laura Bonamico e Matteo Fraschini, con circa una trentina di atleti dagli 8 ai 20 anni di età.
Nella palestra “storica”, la seconda per dimensioni, dell’Ardita Juventus 1906 si allenano tre gruppi dell’Audax Pallavolo di Quinto, per un totale di circa 45 ragazze, mentre sono circa 40 i giovani atleti dell’Asd Naica, suddivisi tra ginnastica artistica e ritmica. Nata nel 2012, con grande qualità, è Ardita Savate, magistralmente diretta dal maestro Piero Picasso: le arti marziali e le discipline da combattimento vengono praticate nella palestrina più piccola. La sezione Bocce coinvolge anche socialmente l’Ardita: per le persone di Nervi, la sede di via Serra Gropallo diventa un punto di incontro per giocare a carte e scambiarsi quattro chiacchiere, magari vedendo insieme la televisione e sorseggiando un buon caffè.
Ardita Juventus 1906 significa sport agonistico, attività giovanile, attività di base ma anche aggregazione degli abitanti del quartiere, luogo dove si incontrano giovani e anziani e parlandosi forse riescono a capire due mondi così diversi, come è nella logica delle cose.
Nata dall’idea di un gruppo di ragazzi con la grande passione per il nuoto, l’Ardita Juventus viene fondata nel 1906, e la sua prima sede è uno scantinato di una viuzza (vico Nereo) del porticciolo di Nervi. Il suo primo alfiere è Mario Massa. Un fenomeno. Genio e sregolatezza che partecipa a ben tre Olimpiadi: Londra nel 1908, Stoccolma 1912, Anversa 1920. Disciolta dal fascismo nel 1926, l’Ardita si ricostituisce nel 1945 in via Serra Gropallo 6, dove tuttora è la sua sede. Ma con due vocazioni sportive molto diverse rispetto al nuoto: la pallacanestro e le bocce.
Sotto la presidenza Rissotto, poi passato alla Sampdoria, l’Ardita partecipa al campionato di Serie A femminile di pallacanestro, nelle cui fila giocava la Pierucci, che in quegli anni detiene il record italiano di salto in lungo. Nel contempo si rafforza sempre più la squadra maschile che dalla fine degli anni ’40 fino a metà degli anni ’70 milita a lungo fra la Serie B e la Serie C.
Artefice principe di quel periodo d’oro è certamente Giuseppe Calderone, il quale prima come atleta e poi come tecnico e organizzatore, a costo di grandi sacrifici personali, consente alla società di crescere ulteriormente e farsi conoscere a livello nazionale. Indimenticabili restano i tornei estivi internazionali, da lui ideati, dove sul campo di via Serra Gropallo, riesce a far affrontare in piena guerra fredda (1968) le nazionali degli Stati Uniti e dell’Urss.
Scomparso Calderone, negli anni ’80 gli subentra Vittorio Cavaleri che fino all’ottobre 2006 costruisce uno dei migliori settori giovanili della regione. La sezione bocce, sostenuta dai due nazionali Giuseppe Figari e Silvio Spigno, pur partendo in sordina alla fine degli anni ’40, si impone a livello mondiale, specialmente con i suoi giovani: Giuseppe De Ferrari, iridato a Genova nella categoria Allievi nel 1965 e, successivamente, Antonio Ravera, detentore del record mondiale di tiro tecnico nel 1987. Sui campi dell’Ardita cresce Carlo Ballabene: dopo aver conquistato con la maglia dell’Ardita numerosi titoli italiani, è considerato unanimemente il più forte giocatore del mondo.
Nel 2007 inizia la presidenza di Mauro Molisani: il suo ingresso è funzionale a riorganizzare la società insieme a Enrico Bruzzone. Ben presto si rende conto che il problema principale è la carenza di spazi regolamentari dove poter far giocare le sempre più numerose leve di pallacanestro. La sua perseveranza è decisiva nell’operazione avviata nell’estate 2019 per il rinnovo impiantistico con la costruzione di un nuovo pallone pressostatico per la più grande palestra del complesso Ardita.