In Liguria sono 4.500 i nuovi casi di ictus cerebrale ogni anno: è quindi necessario aumentare la consapevolezza della popolazione sui sintomi e sull’urgenza di recarsi, tramite il 112, nei Centri dedicati per favorire un intervento tempestivo.
A presentare i risultati dello studio che deriva dalla campagna informativa regionale P.R.E.S.T.O (acronimo di Perdere forza, Riduzione vista, Esprimersi, Sorridere, Tempo, Ospedale) che si è conclusa il 31 maggio scorso è stato oggi Massimo Del Sette, direttore della struttura complessa di Neurologia dell’ospedale Galliera, presidente di Alice Liguria Onlus e vicepresidente della Società Italiana Neurologia con l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale.
“È importante – ha detto Viale – diffondere la conoscenza dei sintomi dell’ictus. Siamo orgogliosi che lo studio ‘Presto’, il primo nel suo genere in Italia, sia stato realizzato dall’associazione nazionale Alice che ha sede in Liguria”.
“La Liguria – ha detto Del Sette – compare già al primo posto in Italia per numero di trattamenti effettuati nell’ictus ischemico, rapportato alla popolazione. Ma solo il 50% dei pazienti che potrebbero essere trattati viene in effetti sottoposto alle terapie di ricanalizzazione arteriosa. Causa principale è l’arrivo tardivo dei pazienti agli Ospedali attrezzati per le terapie dell’ictus ischemico”.
Nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2018 e il 31 maggio 2019 sono stati analizzati 1283 soggetti, di cui il 53% uomini e il 47% donne. L’età media per le donne è di 80 anni negli uomini 75 anni. Il confronto tra i tempi dall’esordio e la ‘porta dell’ospedale’, prima durante e dopo campagna, ha dimostrato un trend di riduzione, in media di 37 minuti.