Genova. Riceviamo e pubblichiamo una nota del Pd sulla bocciatura del Mit alla richiesta di finanziamenti per il piano urbano di mobilità.
Ora è ufficiale: è stata bocciata la richiesta di finanziamento del Comune di Genova per realizzare le linee e acquistare i mezzi filobus da utilizzare per il trasporto pubblico sui quattro assi di forza per la città, ovvero Brignole-Ponente, Levante, Val Bisagno e Val Polcevera. La richiesta è stata bocciata per gravi inadempienze della proposta stessa e perché “non rispecchiava i requisiti minimi del progetto di fattibilità”. Il gravissimo errore della nostra amministrazione può essere però recuperato grazie alla nuova occasione che si è ha presentata. Infatti il Ministero dei Trasporti, vista anche la particolare situazione genovese, ha concesso una proroga fino ad aprile 2020 per accedere ai fondi sul trasporto pubblico locale. Bene: è un’occasione da non perdere. Si lasci da parte la soluzione del filobus che non garantisce alcuna svolta nel trasporto pubblico locale, senza sedi protette, tempi certi di percorrenza e alcuna riqualificazione. Si presenti un progetto serio, da presentare entro aprile che rilanci “la politica del ferro”, per una vera mobilità sostenibile, efficiente, di qualità e che produca benefici concreti alla città. Si punti su linee tramviarie vere in città, con l’utilizzo di un mezzo ecologico che garantisce tempi percorrenza certi e riqualifichi il nostro territorio. Ora più di prima la città tutta ne ha bisogno. Perché se errare, anche se grave, è umano, ma perseverare sarebbe diabolico.
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