Gli scenari

Ex Ilva, se si ferma Taranto a Genova lavoro solo per pochi giorni

Palombo: “Siamo incazzati”. Ma Cornigliano potrebbe sopravvivere anche senza Taranto

Sciopero Ilva 6 novembre

Genova. Mille dipendenti che lavorano nello stabilimento ex Ilva, oggi Arcelor Mittal, di Cornigliano. Circa 280 lavoratori rimasti sotto il cappello di Ilva in amministrazione straordinaria in cassa integrazione con il reddito integrato dai lavori di pubblica utilità grazie all’accordo di programma del 2005 quando Genova, senza la necessità di alcun intervento della Procura, decise di spegnere gli impianti a caldo.

Il futuro dello stabilimento di Cornigliano dipende certamente da Taranto ma, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe lavorare in modo indipendente?

Probabilmente sì, perché l’acciaio che oggi arriva via nave dallo stabilimento di Taranto potrebbe arrivare direttamente dalla Francia o dalla Spagna. Genova inoltre è l’unico stabilimento italiano che produce la banda stagnata. Per Genova quindi, così come per Novi ligure e per Marghera, potrebbe astrattamente esistere un futuro anche senza Taranto. Servono tuttavia investimenti che in questi mesi non sono arrivati portando l’rsu ad aprire già due stati di agitazioni per la mancata manutenzione degli impianti.

Nella convulsa situazione di queste ore è comunque presto per dipingere scenari a lungo termine. A breve termine, anzi a brevissimo, il quadro è un altro: se Taranto, come annunciato dall’ad Lucia Morselli, comincerà a mettere in sicurezza gli impianti, da lì non arriveranno più navi. Già questa sera una nave proveniente dallo stabilimento pugliese e diretta a Cornigliano è stata dirottata nel porto commerciale di Genova. “Se Taranto spegne gli impianti – spiega il coordinatore dell’rsu Armando Palombo – noi potremo lavorare l’acciaio che già abbiamo qui, ma è questione di giorni, poi anche Genova si fermerà”.

E tra gli operai di Cornigliano il livello di tensione sale: “Non abbiamo paura – dice ancora Palombo – siamo incazzati. Preoccupati e incazzati e non abbiamo nessuna intenzione di perdere un solo euro per una situazione in cui Genova non ha alcuna responsabilità”.

Pronti a scendere in piazza quindi? “Mercoledì incontreremo la Regione con cui abbiamo fissato un incontro. Ci andremo con una folta delegazione, ma per ora probabilmente niente sciopero, perché quando cominceremo con gli scioperi, se ci costringeranno a farlo, poi non finiremo più”.

leggi anche
Generica
Caos
Ilva, Arcelor Mittal rescinde il contratto. Manganaro (Fiom): “Governo di irresponsabili”
bambini taranto ilva arcelor mittal
La missiva
Ilva, “I figli di Taranto sono figli anche di Genova”. La lettera aperta delle madri pugliesi
Ilva interni impianti
Le reazioni
Mittal, Toti: “Per colpa del Governo l’ex Ilva rischia la chiusura”
Generica
Parole dure
Arcelor Mittal, Toti accusa il governo e chiama la piazza: “Serve una grande mobilitazione cittadina”
ilva
Tensione
Ex Ilva, Manganaro: “Patuanelli getta benzina sul fuoco. Pronti a scendere in strada, nessuno chiuderà Genova”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.