Genova. Niente sciopero per ora nello stabilimento di Cornigliano. La scelta dell’rsu con i sindacati territoriali è al momento quella di fare il punto con tutti i lavoratori, sia i 1016 assunti da Arcelor Mittal, sia i 280 che si trovano in cassa integrazione sotto Ilva in amministrazione straordinaria e non sono quindi stati assunti da Arcelor Mittal.
“Domani sentiamo l’esigenza di un confronto tra tutti i siderurgici genovesi – spiega il coordinatore dell’rsu Armando Palombo – quelli che stanno dentro la fabbrica e quelli che non sono stati assunti, tanto più dopo la lettera di Mittal che dice che dovremo ritornare tutti sotto Ilva in as”.
A partire dalle 8 quindi tutti dentro la fabbrica o tutti fuori se l’azienda deciderà di non far entrare i lavoratori in cigs. Per scioperi e cortei invece, l’rsu chiarisce che c’è tempo: “Partiremo immediatamente non appena verrà toccato un solo lavoratore, sarà sufficiente un solo lavoratore in più in cassa – aggiunge Palombo – per il resto Genova è preoccupatissima da un lato dall’atteggiamento balbettante del governo dall’altro dall’arroganza di Mittal ma immaginando di dover sostenere una battaglia aspra non abbiamo intenzione di sprecare energie”.
Il che significa per al momento non è possibile definire i tempi con cui i lavoratori di Cornigliano decideranno di scendere in piazza: probabilmente non lo faranno né lunedì né martedì, ma si tratta di una situazione molto fluida visto che il progressivo stop dello stabilimento di Taranto potrebbe lasciare a giorni Genova senza semilavorati e Arcelor potrebbe quindi decidere di mettere in cassa integrazione una prima tranche di lavoratori ma la situazione è assolutamente fluida.