Genova. “Dopo il tragico evento del ponte Morandi cui sono seguiti i casi della A6 e A26 e’ divenuto quasi impossibile spostarsi a causa di ingorghi che rendono difficile qualsiasi tipo di collegamento. Abbiamo sempre sostenuto che questi fatti abbiano accentuato e messo in risalto una situazione che gia’ da tempo appariva insostenibile. Per quanto riguarda il Porto il rischio di una paralisi e’ sempre piu’ concreto visto l’isolamento generato dal degrado e dalla carenza di infrastrutture. Tutto cio’ si riflette anche sui cittadini, sulla citta’ e sulle attivita’ che ruotano attorno ad essa. In questi giorni di grande difficolta’ dobbiamo purtroppo notare che non c’e’ stata una attivazione per aumentare il traffico su rotaia nel Porto di Genova”.
Lo affermano in un nota Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in una nota alla luce delle molte difficoltà che stanno interessando il sistema infrastrutturale ligure.
“Riteniamo fondamentale un cambio di passo in questo senso, la Regione Liguria, il Comune di Genova e l’ADSP del Mar Ligure Occidentale, hanno tutti gli strumenti per migliorare ed utilizzare maggiormente il trasporto su ferro coinvolgendo Rfi, terminalisti e le imprese Ferroviarie e, se necessario, richiamando alle proprie responsabilita’ l’impresa ferroviaria che attualmente gestisce il servizio di manovra”.