Genova. Quando si andava in centro l’appuntamento classico era da Tonitto, oppure, per chi aveva qualche anno in più, dal Motta (diventato poi il Moody’s), se andavi al cinema, invece, ti incontravi sotto i cartelloni e, quando era stagione di bagni, il luogo dove vedersi era, rigorosamente, sotto le bandiere, a Piazzale Kennedy, da cui dirigersi verso Corso Italia.
La chiusura dello storico bar Tonitto, di Piazza Dante, al suo posto andrà un altro locale sempre dedicato al food, mette fine a uno degli storici punti di riferimento delle compagnie di ragazzi genovesi. Quelli che, molto prima prima della nascita della movida nei vicoli, passavano i loro pomeriggi, o le serate, a fare le vasche nel centro cittadino. Piazza Dante, quindi, più defilata rispetto al caos di via XX Settembre, era il luogo ideale per incontrarsi.
Ancora adesso, invece, si sente dire: “ci vediamo davanti alle bandiere”, frase che rimane poi sospesa qualche minuto, pensando che non solo le bandiere che rappresentavano l’internazionalità della fiera sono sparite ma non c’è più nemmeno il marciapiede, e tra poco spariranno anche i padiglioni.
L’altro punto dove, alla domenica pomeriggio incontravi tutta la città, era rappresentato dal cartellone del cinema, tra Piazza De Ferrari e Via XX Settembre che, con le sue lettere componibili, dava la programmazione e orari di tutti i film della città. Il cartellone, in realtà, è rimasto anche se è diventato digitale, il problema è che sono scomparsi i cinema del centro e, per quelli che ancora resistono alle multisale la crisi si fa sentire.
Per adesso restano solo San Vincenzo, con i suoi portici e l’orologio di Brignole, ma solo perché non è stato ancora rimosso. L’orologio era il punto di incontro per chi raggiungeva il centro da Levante e ponente. Il ruolo, però, sembra essere cambiato è, vuoi per l’allargamento della piazza che per il cambiamento dei luoghi di incontro dei giovani, più orientati verso i centri commerciali che verso la città.