Genova. Oggi i genovesi più mattinieri si sono svegliati un po’ tristi e smarriti. La Lanterna, simbolo della città, era spenta. Niente faro a guidare le navi al largo, niente luci colorate sulle gloriose pareti vecchie di quasi 500 anni. La sua sagoma emergeva a fatica dal cielo ancora buio. Colpa di un fulmine o semplice misura precauzionale?

Entrambe le spiegazioni sono corrette. La sala operativa della Capitaneria di porto ha confermato che ieri sera, tra le 22 e le 23, una scarica elettrica durante la tempesta ha centrato l’edificio mettendo fuori uso l’impianto che genera il fascio luminoso. In mattinata i tecnici dell’Autorità portuale sono andati sul posto per riparare il guasto. A confermarlo sarebbe anche la foto pubblicata su Facebook da Nath Pagano, immagine che abbiamo riproposto come copertina del nostro articolo. Quella sotto, invece, è di Luigi Brizzolari.

Le luci colorate, invece, erano state spente per precauzione già dalle 20, come conferma la pagina Facebook ufficiale. La Lanterna ieri sera era vestita di blu in occasione della giornata mondiale per la prevenzione del diabete promossa dalle Nazioni Unite.
In mattinata arrivata la nota stampa ufficiale, che riporta i fatti : “Nonostante le precauzioni adottate con lo spegnimento preventivo della illuminazione artistica, un fulmine ha colpito con violenza la torre del faro. Ci stiamo adoperando, insieme alle Istituzioni, per verificare nel dettaglio e porre rimedio appena possibile ai danni, che interessano in particolare l’impianto di illuminazione artistica, il WIFI e altri servizi del complesso monumentale”.
In questi giorni il faro avrebbe dovuto dare risalto, con le sue luci artistiche, alla Giornata Mondiale della Prematurità, in collaborazione con l’Associazione Cicogna Sprint onlus, e alla Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in collaborazione con Comitato Regionale UNICEF Liguria: “Non sarà possibile utilizzare l’illuminazione – spiegano – ma con la sua presenza, anche senza illuminazione, la Lanterna continua a sostenere i diritti dei bambini”.