Roma. “Più che contro io avrei votato sì alla commissione Segre perché credo che sarebbe stato un buon segnale del Parlamento”. Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo Giovanni Toti stamani ad Agorà su Rai 3 prende posizione sull’astensione generale del centrodestra al voto sulla mozione presentata da Liliana Segre per istituire una commissione contro razzismo, antisemitismo e ogni forma di odio.
“Dopodiché – continua Toti – penso che si sia persa un’occasione da entrambe le parti, perché in quella mozione c’era qualcosina di troppo, la superiorità morale della sinistra che il centrodestra non vive bene e c’era qualcosa che poteva essere aggiunto per rendere tutto più equanime, quindi si è persa una buona occasione da tutte le parti, però errore per errore avrei votato sì”.
Berlusconi aveva giustificato invece l’astensione: “Da liberali siamo contrari all’eccesso di legislazione sui reati di opinione e la mozione sottoposta ieri al voto del Senato, sulla quale Forza Italia si è astenuta, prospettava, su richiesta della sinistra, l’istituzione di un nuovo reato di opinione – sovrapponendosi disordinatamente a fattispecie già esistenti – e in più con evidenti margini di ambiguità, mancando, per esempio, qualsiasi riferimento ai rischi dell’espansione del fenomeno del radicalismo islamico”.
Tra le voci discordi in Forza Italia, oltre a Mara Carfagna, anche quella dell’ex ministro Claudio Scajola, oggi sindaco di Imperia: “La Forza Italia che ho contribuito a costruire insieme a Berlusconi credeva nei valori di solidarietà e libertà. Quella Forza Italia contrastava ogni forma di espressione di odio, invidia e rancore. Quella Forza Italia non avrebbe mai avuto dubbi sulla mozione Segre. Di Fronte a odio, razzismo e antisemitismo non ci si può astenere. Chi crede nei valori moderati, democratici e liberali non può farlo. Invece è accaduto”.