Genova. Era nell’aria, ma ancora mancava l’ufficialità. Che è arrivata con una lettera, piuttosto accorata, ai dipendenti di Carige. Una lettera in cui si riconoscono i sacrifici, ma si guarda al futuro. Futuro che, però, non sarà più affar loro. Perché Pietro Modiano e Fabio Innocenzi non vedranno rinnovare i loro incarichi di commissari straordinari della banca ligure, ruolo che avevano ottenuto all’inizio di gennaio 2019.
Dopo l’accordo sindacale sulle uscite e con l’avvio dell’iter di approvazione del prospetto per l’aumento di capitale in attesa dell’ok della Consob, Carige si appresta a completare in dicembre l’aumento di capitale e la cessione dei crediti deteriorati. Quando l’operazione sarà conclusa il primo azionista sarà Fitd (quota compresa tra il 73% e l’82%), il secondo CCB con una quota del 9%, ma con il diritto di acquistare tutte le azioni del FITD e di salire fino a una quota tra l’82% e il 91%. Gli attuali azionisti deterranno una quota compresa tra il 9% e il 19%.
Ciò significa che presto verrà anche nominato un nuovo Cda e che finirà l’epoca di commissariamento. “Se siamo riusciti a trasformare i momenti anche drammatici vissuti nell’ultimo anno in una opportunità per il futuro è anche e soprattutto grazie alla vostra resilienza e al vostro forte legame con la nostra banca – scrivono Modiano e Innocenzi, Lener aveva già formalizzato il suo addio – ora inizia la parte più difficile ma anche più bella, quella del rilancio commerciale della banca nell’ottica di banca “veloce e vicina” alla clientela”.
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Nella lettera si parla di sfide del mercato e di possibili difficoltà e della necessità di dotare l’istituto di un management all’altezza.”Non saremo noi a guidare la banca post commissariamento”. Decisione che va comunque in linea con quanto raccomandato dall’articolo 12 dello statuto.
“Da un lato l’estrema soddisfazione nel sapere che la banca è salva e, con azionisti di questo calibro alle spalle, potrà tornare a pensare a crescere grazie a voi per servire bene la clientela e i territori – concludono i commissari – dall’altro, se ci proiettiamo a fine gennaio, quando terminerà la gestione commissariale, sarà per noi difficile pensare di non lavorare più al vostro fianco. Sono stati mesi intensissimi anche dal punto di vista umano ed il legame che si è creato va ben oltre i rapporti squisitamente professionali. Anche per questo motivo abbiamo ritenuto giusto che voi foste i primi ad essere informati. Con stima e gratitudine”.