Genova. Il casus belli è il nubifragio lampo della scorsa notte. Tre quarti d’ora di pioggia intensa, i versanti già saturi vomitano acqua e fango, la rete fognaria non drena più. A Rivarolo si allaga un tratto di via Carnia, il presidente del municipio Romeo a notte fonda va in diretta Facebook e sbotta: “Abbiamo chiamato il Comune ma non arriva nessuno, noi non abbiamo né uomini né mezzi per intervenire ditemi se non devo essere incazzato”. A distanza il consigliere Gambino replica: “Polemica inutile e strumentale, dopo quaranta minuti eravamo lì. Vada a riposarsi”.
La querelle dà lo spunto per un nuovo capitolo del braccio di ferro tra Tursi e i municipi amministrati dal centrosinistra, che sono cinque su nove. “La sesta città d’Italia che non impegna mezzi e uomini adeguati sui territori è in profonda difficoltà. La narrazione di una Genova Meravigliosa si scontra con la mancanza di un assessorato alla protezione civile e di risorse per i municipi”, scrivono in una nota congiunta Ferrante (Bassa Valbisagno), D’Avolio (Media Valbisagno), Romeo (Valpolcevera), Bianchi (Medio Ponente) e Chiarotti (Ponente). Ai quali si unisce Gianni Crivello, ex assessore alla protezione civile ed ex candidato sindaco contro Bucci.
Uno scontro mai riappacificato da quando Bucci ha deciso di tagliare 400mila euro dal bilancio di ogni ex circoscrizione. “Il tema della protezione civile evidenzia sempre più una visione accentratrice – denunciano i presidenti non allineati alla giunta di Tursi -. Spesso si vuole dimenticare che gli attuali municipi sono stati istituti con lo statuto e regolamenti approvati dal consiglio comunale e che al loro interno, svolgono il loro servizio rappresentati eletti dai cittadini”.
Nel mirino c’è poi Sergio Gambino, accusato di “mancanza di rispetto istituzionale” per aver risposto a Romeo che in passato la protezione civile era “il giocattolo dei presidenti”. Gambino, che a differenza di Crivello non è assessore alla protezione civile ma consigliere delegato. E dunque non retribuito. I cinque presidenti ricordano che “è incaricato dal sindaco a occuparsi esclusivamente di volontariato, non è legittimato ad assumere il ruolo che si è ritagliato, oltre a decisioni e posizioni che non gli competono”.
Gambino, a mezzo social, ha ribadito che “il municipio non è stato abbandonato. Siamo intervenuti sul posto in 37 minuti”. E sul depotenziamento delle delegazioni: “Per amore della verità preciso che il piano di emergenza che il Comune di Genova applica in caso di allerta arancione è quello previsto dall’ultima modifica del 2015. Noi crediamo fortemente, lavoriamo e lavoreremo al massimo delle nostre capacità al progetto di Genova Meravigliosa. Da chi tira su ad arte queste polemiche c’è lo stesso impegno? I fatti ci donano una risposta chiara”.