In Italia ci sono circa otto milioni di obesi e si calcola che ci siano oltre 70mila morti all’anno per le complicanze di questa che è ormai una vera e propria epidemia; solamente in Liguria gli obesi sono circa 80mila. Non solo, l’obesità rappresenta un costo molto significativo per il sistema sanitario a causa delle comorbidità: oltre l’80% dei casi di diabete, il 55% dei casi di ipertensione e quasi un terzo dei casi di tumore sono causati o favoriti dall’obesità; si calcola che l’obesità e le sue complicanze gravino sui costi della sanità italiana per circa otto miliardi di euro all’anno e per circa duecento milioni di euro l’anno in Liguria.
Al Galliera da anni è stato creato un centro per la cura dell’obesità, grazie all’impegno e agli sforzi di una equipe multidisciplinare, coordinata dal dottor Marco De Paoli, in cui i pazienti vengono accolti, studiati, trattati e seguiti quotidianamente.
Ad oggi la chirurgia è considerata la soluzione migliore, più efficace e duratura per la cura dell’obesità grave e tutti gli interventi codificati vengono eseguiti all’ospedale Galliera. Negli ultimi anni, accanto alla ormai consolidata laparoscopia, si è cercato di ridurre sempre più il trauma chirurgico per i pazienti e, accanto alle procedure chirurgiche tradizionali, si stanno studiando tecniche endoscopiche, eseguite cioè attraverso uno strumento flessibile inserito dalla bocca.
Come funziona. La sleeve gastrectomy è un intervento restrittivo ormonale. Esso agisce, cioè, sul tubo digerente riducendo la produzione di alcuni ormoni responsabili della fame ed aumentando invece la produzione di altri in grado di aumentare il senso di sazietà. A queste modifiche ne conseguono ovviamente una forte riduzione dell’appetito ed una sazietà che arriva in maniera precoce (cioè dopo pochi bocconi): il quantitativo di cibo assunto è quindi molto ridotto con conseguente perdita di peso.