Genova. Un cerchio di acciaio verniciato di rosso che sarà passerella, pista ciclabile ma anche centrale di produzione di energia rinnovabile: attraverserà il parco urbano che nascerà sotto il ponte di Genova e simboleggerà la forza e la storia industriale. “Sarà anche forse il primo grande quartiere carbon neutral, cioè autosufficiente, d’Europa” ha detto Stefano Boeri, archistar celebre tra le altre cose per l’Expo di Milano e il “bosco verticale” che con una cordata di studi di architettura ha vinto il bando per la progettazione e realizzazione del Quadrante Valpolcevera, il futuro “sottoponte“.
Oltre a Stefano Boeri, alla presentazione del progetto in pompa magna nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi, Andrea Boschetti e Petra Blaisse degli studi Metrogramma e Inside Outside. Quest’ultima ha disegnato la “biblioteca degli alberi”, sempre a Milano. Il loro progetto che “rappresenta Genova, speriamo” – dice Boeri dovrà ora occuparsi della progettazione definitiva ed esecutiva. Ma intanto l’iter si è finora svolto in maniera molto veloce: “Il bando è stato lanciato pochi mesi fa”, ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci.
Il cerchio rosso d’acciaio è dunque percorso ciclopedonale che attraverserà per 1570 metri il quadrante Valpolcevera, passando sotto il nuovo ponte progettato da Renzo Piano, e che si estenderà in un paesaggio di 28 ettari. Il diametro dell’anello sarà di 250 metri e porterà a una “torre del vento” alta ben 120 metri (più del doppio del viadotto stesso) dove saranno installate turbine eoliche. Sugli edifici presenti nell’area saranno montati pannelli fotovoltaici. In questo modo si riuscirà a creare un parco autosufficiente dal punto di vista energetico. L’energia sarà stoccata in due centri di raccolta, uno dei quali sarà il gasometro in zona Colisa, che sarà recuperato.
“Inoltre ci sarà molto verde, e questo mi è piaciuto tantissimo”, ha affermato il sindaco Marco Bucci. Il parco avrà una struttura a fasce parallele che ordineranno l’intero sito dando forma a un giardino botanico con differenti tipologie di piante in grado di accrescere la biodiversità dell’area. Si potrà fare sport e giocare, ma anche raccogliere fiori e frutti, usufruire di spazi per animali. Lungo il boulevard che sarà realizzato in via Fillak verranno ricavati dei campi sportivi.
La memoria. Inoltre ci sarà un’installazione chiamata “Genova nel bosco”, concepita dall’artista genovese Luca Vitone, composta da 43 alberi, una per ogni vittima del crollo del ponte, ma anche ognuna dedicata a un personaggio ligure protagonista della storia, della cultura e dell’arte: da Montale alla Pivano, da Germi a Villaggio, da Strozzi a Coppedé e altri ancora.