Fiducia tradita

Truffa dei libretti postali, arrestata la ex dipendente della poste di Vobbia: si era intascata 440 mila euro

La donna è stata raggiunta dai carabinieri in Val d'Aosta, dove risiede. Forse il vizio dell'azzardo alla base del suo comportamento

Poste italiane

Genova. Una donna di 58 anni, già dipendente dell’ufficio postale di Vobbia, in alta Valle Scrivia, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Genova San Martino per peculato, falso ideologico e materiale in atto pubblico, autoriciclaggio ed accesso abusivo a sistema informatico, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Genova.

La donna, unica dipendente nonché responsabile dell’ufficio da circa 20 anni, approfittando della propria posizione che le consentiva di operare in assoluta autonomia, aveva attuato in modo seriale, dal 2000 al 2018, nei confronti di 19 ignare vittime, un piano finalizzato all’appropriazione di oltre 440.000 euro (di cui solo 220.000 circa contestabili, a causa della sopraggiunta prescrizione decennale), sottraendoli attraverso la produzione di documentazione falsa relativa ai loro rapporti contrattuali di deposito.

L’arrestata, con la quale i denuncianti hanno sempre trattato in via esclusiva e nella quale riponevano cieca fiducia, traendo vantaggio dalla dematerializzazione dei libretti di risparmio avviata nei primi anni del 2000, ha prodotto libretti di deposito cartacei falsi – utilizzando libretti in bianco originali, riempiti con i dati mancanti mediante l’utilizzo di stampanti ad inchiostro – che sono stati consegnati alle vittime, trattenendo per sé quelli reali, digitali.

Per anni le varie somme versate e le operazioni di volta in volta effettuate dagli ignari clienti sono state falsamente annotate dalla malfattrice sul falso libretto cartaceo, in modo da fornire un’apparenza di normalità e tranquillizzare gli interessati in relazione alla disponibilità di somme di denaro che in realtà non erano più presenti sui loro conti. Difatti, i soldi sono stati fatti confluire nei libretti dematerializzati rimasti in possesso della dipendente postale, che sono stati progressivamente svuotati con operazioni consistenti in prelievi diretti fatti in nome e per conto della vittima di turno, mediante l’apertura di ulteriori libretti di risparmio ove sono state fatte transitare le somme oggetto di appropriazione o ancora attraverso l’emissione di vaglia postali a beneficio di altri soggetti estranei ai fatti (in un caso addirittura a favore di una persona deceduta).

Si è scoperto che la 58enne, in due distinte circostanze, durante un periodo di assenza dal lavoro si era recata presso un casinò; quindi è ipotizzabile che i vantaggi patrimoniali conseguiti possano in parte, se non del tutto, essere stati sperperati al gioco. L’arresto è scattato in Val d’Aosta. Oltre al sequestro del denaro, è stato eseguito anche quello di due appartamenti.

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