Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindacato Fast Confsal
Treni e pendolari, quando il disagio continua
Ancora una volta abbiamo dovuto prendere conoscenza – questa volta dai “social”, la precedente dai giornali – che sarebbero apparse comunicazioni aziendali – se vere, riteniamo altamente improprie e fortemente inopportune – circa i rapporti comportamentali tra pendolari e personale ferroviario.
Ora, a prescindere da eventuali interferenze nella catena comunicativa che potrebbero condizionare il risultato finale, riteniamo che – oggettivamente – sarebbe quanto mai più opportuna una maggiore attenzione in relazione alla qualità della stessa.
“E tutto questo – ribadisce Mario Pino, segretario regionale della Fast/Confsal – per le responsabilità che l’Azienda ha nei confronti di tutti gli stakeholders, in primis per noi, proprio quel personale ferroviario che sopporta direttamente le conseguenze di tutte le affermazioni aziendali e, in questa fase, ufficiali e non”.
Ciò detto – è il caso di sottolinearlo a gran voce – per non ricadere nella situazione dell’agosto scorso, dove “improvvide” comunicazioni agli utenti hanno fatto correre il rischio che venisse rescisso il contratto di servizio con la Regione, che tanto è costato ai lavoratori, anche in termini di autosospensione del legittimo conflitto, per circa un anno.
“Pertanto, non chiederemo – incalza il segretario regionale -, un inutile smentita di affermazioni che, se anche fossero state travisate, costituiscono oggettivamente una comunicazione negativa, chiediamo, invece, alla direttrice del Trasporto Regionale Liguria, Giovanna Braghieri e alla responsabile P.O. Trenitalia Nord Ovest, Manuela Rossi, fatti concreti e concludenti, per l’incontro del 23 ottobre p.v., sulle diverse questioni che abbiamo proposto nell’incontro del 27 settembre (in modo sindacalmente unitario) quale unica risposta che possa correggere la qualità della comunicazione complessiva.