Genova. Inizieranno nella primavera 2020 – salvo ulteriori ritardi – i lavori per lo scolmatore del rio Vernazza-Chiappeto, che scorre tombinato sotto le case di via Pontetti a Sturla e che fa vivere nel terrore gli abitanti della zona ad ogni ondata di maltempo. Ad annunciarlo pubblicamente durante la prima vera allerta meteo dell’anno è l’assessore Pietro Piciocchi, da poco delegato ai lavori pubblici, interrogato da Alberto Pandolfo (Pd) durante il consiglio comunale a palazzo Tursi.
Una data, confermata anche da Stefano Pinasco della direzione infrastrutture del Comune, che significherebbe mettere in sicurezza la zona non prima del 2022, visto che il cantiere durerà circa due anni e mezzo a giudicare dalle carte attualmente in corso di approvazione. Insomma, ci sarà da soffrire ancora per tre stagioni. Tutto, ovviamente, se non ci saranno ulteriori intoppi, e confidando nelle procedure semplificate attivabili per importi sotto una certa soglia (in questo caso 16 milioni di euro, già finanziati dal governo Renzi).
“Entro fine novembre ci aspettiamo di avere il progetto esecutivo – ha detto Piciocchi – Sono in corso le procedure di esproprio, entro dicembre verrà pubblicato il bando di gara”. Considerate tutte le procedure necessarie, “dovremmo vedere l’inizio dei lavori per la primavera del 2020”. Nei prossimi giorni, d’accordo col presidente del municipio Levante, Francesco Carleo, verrà organizzata un’assemblea pubblica per presentare il progetto ai cittadini.
Solo poche ore fa il consigliere municipale d’opposizione Michele Raffaelli aveva lanciato un nuovo appello dicendosi pronto a farsi incatenare all’incrocio tra corso Europa e via Isonzo se non fossero arrivate risposte. A gennaio decine di persone erano scese in piazza per chiedere la realizzazione dell’opera, in ritardo di quasi due anni rispetto alle promesse fatte dall’amministrazione.