Genova. Un crowdfunding per il restauro della statua della Venere custodita nel parco di Castello D’Albertis. Lo slogan è “Salvare la bellezza è possibile!” e riguarda l’iniziativa Briciole di Venere promossa dal Comune di Genova.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Cooperativa solidarietà e lavoro onlus e di Rete del Dono, piattaforma di crowdfunding per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit e che vedono la partecipazione “dal basso” di chi si riconosce nella finalità del progetto e nell’importanza, in questo caso, di tutelare un bene comune.
L’opera, commissionata dal Capitano D’Albertis, grande ammiratore della Venere ritrovata a Milos nel 1820, è in pietra artificiale. Un materiale nuovo, per l’epoca, e in fase di sperimentazione; proprio per questo motivo la Venere di Castello D’Albertis si caratterizza in maniera inedita e originale rispetto alle copie di quel periodo. Si tratta dunque di un’opera d’avanguardia, in piena coerenza con il carattere di esploratore e anticipatore del suo committente-ideatore.
Oggi, fa sapere il Comune, le condizioni conservative della Venere appaiono estremamente gravi e progressive a causa dello sbriciolamento della pietra artificiale. In quest’ottica si colloca la campagna di crowdfunding, che proseguirà sino a marzo 2020, e le cui modalità sono reperibili cliccando qui.
A breve verrà messo in campo anche un ricco calendario di appuntamenti e iniziative collaterali, che saranno l’occasione per raccontare le tante curiosità legate alla storia di Venere e del Capitano D’Albertis.
Ai donatori verranno offerti alcuni bonus, come ringraziamento per aver contribuito al restauro della Venere.