Genova. Dopo la schiacciante vittoria in Umbria, Giovanni Toti si ribadisce sicuro di vincere le elezioni in Liguria nel 2020. Coi debiti scongiuri. “Sulla Liguria faccio tutti i gesti apotropaici e scaramantici che potete immaginare benissimo pur tenendo le mani fuori dalla tasche – commenta a margine di una conferenza in piazza De Ferrari – Però, in tutta franchezza, se il risultato della somma delle armate rivali è quello dato dall’Umbria, che è quello pronosticato dai sondaggi in Liguria, credo che oggi la fiducia verso di noi non sia solo immutata ma addirittura accresciuta”.
Con la coalizione al 57% e la Lega lanciata oltre il 37%, la strada verso il successo sembra spianata. “Stando alla somma del buon governo fatto, dei risultati coerenti e costanti che i cittadini ci hanno riconosciuto in questi quattro anni, di tutto il lavoro fatto per cambiare questa regione e dai dati che vediamo scorrere nelle varie indagini, io credo che oggi il centrodestra si avvii meritatamente a un secondo mandato unitario, coerente con il primo ma anche innovativo perché cambiare è la nostra cifra”, garantisce il leader di Cambiamo.
Tuttavia il risultato parla chiaro: chi traina il centrodestra è Salvini con l’appoggio sempre più pesante di Giorgia Meloni, mentre i moderati continuano a perdere colpi. “Il fatto che la Lega oggi navighi sopra il 35%, che la Meloni con grande merito e tenacia abbia portato il suo partito a doppia cifra e che i moderati, i riformisti e i liberali, quelli che sulla carta dovrebbe essere l’area più vasta in questo Paese e invece arretrano ancora, perdendo punti rispetto alle vecchie regionali, rispetto alle Europee, rispetto alle politiche, credo sia sintomatico del fatto che se il centrodestra sta bene, c’è un focolaio di infiammazione in quel centrodestra che va curato”.