Genova. Non convince il Pd genovese l’operazione messa in atto dal Comune di Genova a supporto delle microimprese danneggiate dal crollo di ponte Morandi e rimaste escluse dagli aiuti del governo. “L’amministrazione comunale ha emanato – dichiara Cristina Lodi, capogruppo Pd in Comune – due bandi, ma in un caso ha escluso chi ha ottenuto il sostegno una tantum pari a 15.000 euro del Decreto Genova e comunque in generale mette a disposizione soldi insufficienti per risollevare le imprese in ginocchio”.
Per questo la consigliera comunale presenterà un’interrogazione all’assessore al Commercio Paola Bordilli. “Auspichiamo che l’esclusione di chi ha già ottenuto i 15.000 euro sia dovuta a un errore, magari un copia e incolla sbagliato, e che la giunta vi ponga presto rimedio”. I bandi riguardavano, il primo 400 mila euro rivolto alle microimprese di via Fillak, via Capello, via Salinero, via del Campasso, con scadenza il 1 luglio 2019, il secondo bando per un importo di 434.544,96 e scadenza 31 ottobre 2019 era invece rivolto a Certosa.
“Da Sampierdarena a salire fino all’alta Valpolcevera tutto si è complicato e basta girare tra i commercianti per capirlo – conclude Lodi – ora servono proposte e idee perché il danno è permanente e purtroppo in certi casi progressivo. Urge un piano incisivo per affrontare la crisi del commercio a Genova, piano che manca”.