Genova. Nelle ore di allerta rossa a Genova, per la prima volta, il “cantiere che non si ferma mai”, quello del nuovo ponte, si è dovuto fermare. Dalle 20 di ieri sera fino alle 6 di questa mattina, quando i tecnici e i responsabili di Per Genova hanno deciso di stoppare i lavori a causa del maltempo, con un forte temporale e raffiche di vento che si sono abbattuti anche sulla Valpolcevera. Sull’argine del vicino torrente la scritte “Revivescenza” che da qualche mese campeggiava sul cemento a grossi caratteri bianchi è nascosta dall’acqua del torrente che è tornato a ingrossarsi.
Una piccola battuta d’arresto dettata da esigenze di sicurezza per un cantiere che – spiegano dalla struttura commissariale – ha accumulato un paio di giorni di ritardo. Parrebbero di più, almeno a confrontare il cronoprogramma iniziale dell’opera e alcune dichiarazioni istituzionali con quello che si vede al momento sulle due sponde del Polcevera.
In teoria, dopo la posa sulle pile 5 e 6 del primo impalcato – ricorderete la grande cerimonia del 1 ottobre, alla presenza, tra gli altri del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – si sarebbero dovute vedere altre due campate nel giro di un mese e un intervento di completamento della soletta dell’impalcato che si trova a 40 metri.
Inoltre, quel primo impalcato, non è ancora completo, poiché mancano le “ali” laterali che unite al cassone centrale andranno a sorreggere la carreggiata e daranno alla sezione del ponte la forma di nave tanto cara a Renzo Piano (saranno montate domani, martedì). In base a quel vecchio cronoprogramma il ritardo sarebbe quindi di almeno un mese. Si era parlato anche della possibilità di avere tutti gli impalcati su entro Natale. Ma.
Ma alcuni addetti ai lavori hanno spiegato che non si può parlare di ritardo, l’organizzazione è stata completamente rivista, nel frattempo e si sta cercando di fare in modo di procedere il più possibile pre-assemblando a terra le diverse componenti.
Sempre secondo alcuni addetti ai lavori Marco Bucci avrebbe dato alle aziende una nuova deadline: il 20 novembre tre impalcati dovranno essere su. La best option per l’inaugurazione del ponte resta la fine del mese di aprile 2020.
Per accelerare ulteriormente le operazioni di costruzione entro fine mese è previsto l’ingresso in cantiere di una gru cingolata CC 6800. Al mondo esistono solo una decina di esemplari. La gru è alta quasi 100 metri ed è in grado di sollevare 1250 tonnellate, da ferma, e servirà tra le altre cose per montare le campate da 100 metri, quella che scavalcherà il torrente Polcevera e quella che supererà il parco ferroviario del Campasso.