Genova. “Il governo ci sta prendendo in giro ma non sa che sta scherzando con il fuoco”. Lo ha detto il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro commentando l’esito dell’incontro tra il governo e i vertici di Arcelor Mittal.
L’azienda ha ribadito la difficoltà al “mantenimento degli impegni assunti sul fronte produttivo e occupazionale” di fronte alle criticità del settore.
I ministri Stefano Patuanelli e Giuseppe Provenzano in una nota congiunta si sono detti “disponibili ad approfondire e verificare tutte le condizioni e gli strumenti per affrontarle e risolverle”.
“Qualche giorno fa – spiega Manganaro – con i segretari generali ha detto che l’accordo dello scorso anno era valido e dovevano essere garantiti investimenti e occupazione. Oggi, dal comunicato uscito dai ministri Patuanelli e Provenzano capisco che Mittal mette in discussione quell’accordo e il Governo si rende disponibile”.
Per il segretario della Fiom genovese “il governo mostra una doppia faccia, tranquillizzando da un lato i sindacati mentre dall’altro lato sta trattando con l’azienda che forse anche in cambio della mancata immunità penale punta a ridurre investimenti e organici”. Per la Fiom di Genova il messaggio è chiaro: “A Genova non un posto di lavoro in meno e non un euro in meno o sarà battaglia”.