Genova. Dopo l’annuncio del trasferimento del Luna Park di Genova dalla Foce alle aree ex Ilva, arrivano le reazioni dei cittadini di Cornigliano, che sostanzialmente bocciano l’idea, che andrebbe contro i progetti di riqualificazione dell’area adombrate per quegli spazi con l’accordo di programma.
A dare voce alla protesta e ai malumori la pagina facebook ‘Cornigliano la Rinascita’, da tempo spazio virtuale di riferimento per dibattito pubblico sui progetti e la vita del popoloso quartiere di ponente, alle prese da decenni con gli strascichi della deindustrializzazione: “Preferite la profonda riqualificazione, con la realizzazione di un palazzetto dello sport polivalente, o il trasferimento del luna park più grande d’Europa per circa due mesi l’anno”?. Questo il quesito del sondaggio informale, il cui esito è facilmente prevedibile.
Al di là delle opinioni espresse via social network, contro l’opzione dello spostamento dei ‘baracconi’ esistono almeno due “cavilli”. In primis, appunto, l’accordo di programma, sottoscritto da istituzioni locali e ministeri: per quelle aree si parla di riqualificazione con inserimento di un possibile parco urbano con eventuale impianto sportivo, cosa che compenserebbe anche l’installazione nel quartiere dell’ennesima servitù, cioè gli impianti del nuovo D.a.c (Depuratore Area Centrale).
Ma non solo: ad oggi, stando al piano di bacino del torrente Polcevera, quelle aree sono considerate allagabili. Per questo motivo Società per Cornigliano ha progettato un intervento per la messa in sicurezza, che corrisponde al secondo lotto della costruzione della strada di sponda destra, finanziato con 10 milioni ma il cui progetto è in fase di revisione.
“Il passaggio imprescindibile per noi abitanti di Cornigliano è la bonifica dell’area – sottolinea Roberto Difrancesco, rappresentante Arci Rizzolio, tra i responsabili del gruppo Cornigliano la Rinascita – cosa che è rimasta ferma per troppo tempo. Ora con l’ipotesi dello spostamento del Luna Park i lavori hanno visto un’accelerata, ma per noi la riqualificazione è un’altra cosa, ed è fatta di contenuti, visto anche la strategicità dell’area per tutta la città”.