Sì, ma...

La Camera approva la mozione pro Gronda di Genova, ma boccia le proposte per “blindare” il tracciato originario

Le proposte dell'opposizione sono state bocciate

Camera dei Deputati

Roma. Dalla Camera dei Deputati è arrivato l’ok alla mozione di maggioranza sulla realizzazione della Gronda di Genova: 271 voti a favore.

Il governo è impegnato “ad avviare i lavori per la realizzazione dell’opera secondo soluzioni condivise, mantenendo aperto un confronto con tutti gli interessati e le forze politiche, avendo come imperativi categorici la sicurezza delle infrastrutture, il miglioramento della viabilità complessiva e la funzionalità dell’opera rispetto alle esigenze di rilancio del sistema produttivo e portuale del territorio secondo modalità ecocompatibili”. Il testo approvato ha come prima firmataria la deputata pentastellata Ilaria Fontana ed è stato sottoscritto anche da altri deputati di M5s, Pd, Italia Viva e Liberi e uguali

Erano diverse le mozioni in programma, anche provenienti da esponenti del centrodestra. Le quattro proposte dell’opposizione sono state bocciate: puntavano a blindare il tracciato originario, frutto del débat public.

Motivo del contendere tra maggioranza e opposizione è la formulazione “secondo soluzioni condivise” che, per le opposizioni, tiene la porta aperta a modifiche di tracciato, nonostante manchi solo una firma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al progetto definitivo per dare il via libera ai cantieri, tanto che è già stato effettuato il 92% degli espropri necessari alle lavorazioni.

All’interno della maggioranza, invece, tutti d’accordo sul raddoppio del tratto di A7, sulla linea Genova-Milano, mentre il Movimento 5 Stelle vuole rivedere le opere previste per il raddoppio della A10, sostituibili a loro dire con altri interventi sulla viabilità ordinaria, più rapidi, meno onerosi e meno impattanti.

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