Genova. Un’influenza “australiano-americana” che dovrebbe manifestarsi verso la fine di dicembre, con il picco a cavallo tra gennaio e febbraio, e che dovrebbe essere meno aggressiva rispetto a quella dello scorso anno. A tracciare una previsione del virus influenzale che ci apprestiamo ad affrontare il direttore dell’istituto di igiene dell’Università di Genova, Giancarlo Icardi.
“Avremo un’influenza con due tipi di virus nuovi – ha spiegato – nel senso che sui quattro virus influenzali che conosciamo sostanzialmente ci saranno due varianti che definiamo tecnicamente H1 e AH3 che sono conosciute come Brisbane e Kansas, definite popolarmente influenza australiana americana. Diciamo che avendo avuto l’anno scorso nel nostro paese un influenza particolarmente aggressiva con 8 milioni e mezzo di italiani ko, quest’anno ci aspettiamo una stagione influenzale un po’ meno aggressiva una stagione intermedia”.
Il periodo più a rischio per la circolazione del virus, si attende verso la fine di dicembre, mentre non ci sono caratteristiche particolari dal punto di vista sintomatico. “I sintomi dell’influenza sono sempre gli stessi l’influenza si presenta come una febbre elevata e improvvisa, sintomi respiratori devono e, di solito, quel mal di testa e senso di ossa rotte che caratterizza proprio la sindrome influenzale”.