Genova. L’Alta Corte britannica ha deciso che “Tafida non deve morire” accogliendo il ricorso dei genitori della bimba contro la decisione dei medici del Royal London Hospital, dove la piccola di 5 anni è ricoverata dopo avere subìto a febbraio un intervento al cervello, di staccare le macchine che la tengono in vita.
Nelle scorse settimane l’ospedale Gaslini di Genova, come in altri casi simili, aveva dato la propria disponibilità ad assistere la bambina. Questa mattina, dopo la decisione dei giudici inglesi, le parole del direttore generale, Paolo Petralia.
“Siamo felici di poter accogliere Tafida all’ospedale Gaslini! Fin da subito abbiamo offerto la disponibilità di accogliere la piccola Tafida e la sua famiglia nel nostro ospedale, poiché non sempre, purtroppo, è possibile guarire, ma sempre è doveroso prendersi cura e offrire spazio di accudimento ed accoglienza. Questo tempo, che viene offerto a Tafida e alla sua famiglia, è una condizione di dignità e qualità di vita, che da sempre al Gaslini viene offerto ai bambini di tutte le nazionalità e in tutte le condizioni. E in questo, ancora una volta, portiamo avanti la missione del nostro fondatore, rivolta ai bambini di ogni condizione, di ogni dove e in ogni tempo” ha dichiarato Petralia.
“È una buona notizia. Tafida troverà all’ospedale Gaslini l’accoglienza di cui ha bisogno, in una struttura che è all’avanguardia in Italia e nel mondo anche per la capacità di ‘prendersi cura’ dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Aspettiamo Tafida e la sua famiglia qui a Genova”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a seguito della sentenza pronunciata oggi dal giudice inglese sulla possibilità di trasferimento della piccola Tafida Raqueeb presso l’ospedale pediatrico italiano.
“L’ospedale Gaslini era stato contattato a fine giugno per un parere molto complesso, la cosiddetta ‘second opinion’, sul caso di questa bambina – ricorda la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – a conferma il rilievo internazionale dell’Istituto pediatrico. Regione Liguria ha sostenuto fin dal primo istante la disponibilità del Gaslini ad accogliere la richiesta dei genitori della piccola, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza. La decisione del giudice inglese è una scelta di umanità che va nella direzione di offrire a Tafida e alla sua famiglia un’accoglienza adeguata, che garantisca la dignità della persona e della qualità di vita”.