Genova. Ennesima aggressione ai danni di un autista Amt. Oggi pomeriggio sulla linea 46, che collega via Donghi a De Ferrari, un ragazzino di 17 anni ha colpito con raffiche di pugni al volto il conducente del mezzo pubblico.
I fatti sono avvenuti all’altezza di via Fiume. L’adolescente aveva provato a salire sul bus, battendo i pugni sulle porte, ma il mezzo era già partito. Quindi, fuori di sé, lo ha rincorso fino alla fermata successiva, non molto distante ed è salito. A quel punto il 17enne si è diretto verso la cabina di guida e ha iniziato a colpire il vetro. Il conducente ha aperto per chiamare l’intervento di un collega ed è a quel punto che il giovane lo ha iniziato a colpire con pugni al volto fino a farlo accasciare a terra davanti allo sguardo degli altri passeggeri.
A quel punto l’autista è comunque riuscito a chiamare la polizia, che è intervenuta fermando il minorenne. Il ferito è stato portato in ospedale, al pronto soccorso del San Martino, dove si trova in attesa di prognosi.
“Le aggressioni sono sempre più frequenti e gli aggressori sono sempre più giovani e questo è preoccupante – dice Edgardo Fano, segretario genovese della Faisa Cisal – e nonostante questo in Italia non esistono dati e numeri, che invece sono a disposizione per quanto riguarda le aggressioni sui treni in base a una convenzione tra Polfer e ministero dell’Interno”.
Il 29 ottobre i sindacati sono convocati al ministero dei Trasporti per il problema delle aggressioni, un incontro calendarizzato da tempo, ma mai così attuale. “Se non avremo risposte adeguate in materia di prevenzione procederemo con l’astensione dal lavoro – continua Fano – in base alla legge sugli scioperi, e trattandosi di gravi eventi lesivi dell’incolumità e sicurezza lavoratori non dobbiamo neanche attivare procedure di preavviso”.