Rossiglione. Arrivano anche i volontari dell’ordine di Malta nella valle Stura piegata dall’alluvione. C’è bisogno di altre forze, di altre mani tese dopo tante ore di angoscia. L’ultima notte è trascorsa tranquilla, senza forti piogge, nonostante l’allerta arancione emessa su tutta la Liguria. Ma sono ancora tante le ferite da rimarginare.
In queste ore il centro coordinamento soccorsi della prefettura è al lavoro per definire quali mezzi e quanti uomini saranno inviati nelle zone più in difficoltà.
In un primo momento sembrava potessero essere esaudite anche le richieste più ‘audaci’ dei comuni. Troppe le situazioni critiche da sistemare, e troppo scarse le risorse nelle casse per farcela da soli. Il sindaco di Rossiglione, Katia Piccardo, aveva annunciato l’arrivo dell’esercito. Al momento però non sarà così, anche se i militari hanno già effettuato sopralluoghi di ricognizione in zona.
Nella ‘lista della spesa’ ci sono mezzi bobcat per liberare le strade dalle frane, ma anche unità a supporto degli sfollati (ancora 65 tra Campo Ligure e Rossiglione) e personale specializzato per mettere in sicurezza versanti e corsi d’acqua.
Tra le situazioni più gravi da risolvere, infatti, c’è quella del torrente Berlino, affluente dello Stura che divide i due abitati principali di Rossiglione. “Le briglie selettive sono piene di detriti – spiega Piccardo – e questa situazione ora rappresenta un pericolo, perché in caso di nuove piene l’acqua non potrebbe defluire”.
Un’altra grossa preoccupazione riguarda la fornitura di acqua potabile. Una frana in località Testaquara ha messo allo scoperto i tubi dell’acquedotto vicino alle vasche di raccolta e c’è il timore che un nuovo movimento del terreno possa danneggiare la rete idrica e lasciare a secco il paese.
Sono sempre sfollate le 49 persone che abitavano nei palazzi minacciati da una grossa frana a Rossiglione. Uno dei condomini è stato invaso dal fango. Una decina di case sono tuttora isolate nell’alta valle del Berlino, dove la strada è gravemente danneggiata e la situazione è “disastrosa”, dice il sindaco. Ancora interrotto il collegamento tra Campo Ligure e Masone tramite la statale del Turchino, mentre sono rimaste inascoltate le proteste dei pendolari e degli stessi sindaci per i bus sostitutivi di Trenitalia che arrivano solo a Ovada.
A Campo Ligure in via Campazzo sono due gli sfollati definitivi la cui casa è crollata e 16 gli evacuati che sono stati sistemati. Altri 10 sfollati in via provvisoria, in località Vallecalda e 20 sfollati per la durata dell’allerta arancione che rientreranno in casa questa sera. A Rossiglione gli isolati carrabili sono saliti a 4 persone in località Palazzo e dieci famiglie (circa 20 persone) in località Gamondino e 49 le persone evacuate e già sistemate.
“Per tutti gli evacuati – ha detto l’assessore regionale Giampedrone – abbiamo chiesto al dipartimento nazionale di protezione civile di poter attivare il contributo di autonoma sistemazione che è lo stesso utilizzato per gli sfollati del Morandi e per le zone terremotate, per aiutare i cittadini che non possono utilizzare le loro case e devono trovare un’altra sistemazione”.
Il fine settimana dovrebbe regalare finalmente un po’ di bel tempo. Ma dalla prossima è attesa un’altra fase perturbata. E in valle Stura nessuno osa abbassare la guardia.